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Intervista – AIELLO: “Sentimentale” per me è il primo passo di una nuova storia

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Dopo anni di evoluzione personale e artistica, Aiello torna con Sentimentale, il nuovo singolo in collaborazione con Levante che apre la strada a un nuovo capitolo musicale e umano.

Un brano che parla di addii senza rancore, di maturità emotiva e di rinascita creativa. Ce lo racconta in questa lunga conversazione.

L’INTERVISTA

Sono passati sei anni dal tuo debutto “Ex voto”. In questo tempo hai vissuto tanti sentimenti, anche contrastanti. Come arrivi a questo nuovo momento?

Guarda, in realtà qui è passato tanto sentimento, e anche molto contrastante, devo dirtelo. Dal 2019 ad oggi ho attraversato flussi diversi: amarezza, sogni, grandi slanci. Tutto. Ma questo è un momento di sentimenti belli, sinceri.

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Parliamo di “Sentimentale”. È il tuo nuovo singolo ma sembra anche un nuovo inizio. È così?

Sì, assolutamente. Sentimentale per me è il primo passo di una nuova storia. Lo considero il vero inizio del nuovo disco, su cui sto lavorando e che uscirà il prossimo anno.
L’ho scritta a Roma, al pianoforte, anche se ormai vivo a Milano. È l’ultimo capitolo di una storia d’amore, raccontato in modo diverso da quello che si sente di solito: non c’è rabbia, non c’è rancore, non c’è vendetta. C’è dolore, certo, ma anche un’intelligenza emotiva.
Due persone che si dicono: “Abbiamo fatto di tutto, ma non ce la facciamo”. Si salutano sulle rive del Tevere, piangono insieme, si augurano buona fortuna. È un addio pulito, vero.

Il brano è un duetto con Levante. Come nasce questa collaborazione?

L’ho conosciuta due anni fa a Roma e mi ha colpito la sua umanità, il suo calore. Ha una forma di accoglienza materna che mi ha disarmato. Non avevamo ancora avuto contatti diretti, ma c’è stato un innamoramento umano, reciproco.
Io non faccio molte collaborazioni — in quattro dischi, pochissime — ma la sua voce mi ha sempre colpito. Le ho fatto ascoltare il brano e lei ha detto subito sì. È nata così una canzone di cui sono molto felice e orgoglioso. Un equilibrio tra istinto e misura, tra emozione e chiarezza.

In “Sentimentale” si percepisce un Aiello diverso, più leggero, ma anche più maturo. È una scelta consapevole?

Sì, mi fa piacere che tu lo noti. Credo che l’evoluzione sia fondamentale per chi fa musica. Non bisogna mai smettere di cambiare, ma senza perdere riconoscibilità.
Chi mi conosce mi ritrova, ma con un approccio nuovo. Ho ritrovato una leggerezza che avevo perso per esperienze personali e professionali.
Anche musicalmente c’è freschezza: è un pop contemporaneo, con melodie dal sapore un po’ rétro ma sempre attuali. Mi piace pensare di essere un Antonio nuovo. Io non sono quello di ieri — e ne vado fiero.

Hai cambiato anche il team che lavora con te?

Sì, lo scorso inverno ho cambiato management. È stato un passaggio importante, anche faticoso. Ho lavorato tanto su me stesso per togliere alcune barriere e armature che mi ero costruito addosso, e che non mi rappresentavano più.
Il mio team è molto esigente: non mi permette di sedermi sul “carino” o “bello”. All’inizio è stata dura, poi è diventato allenamento. Oggi mi sento più forte e più vero, con persone accanto che condividono la stessa direzione.

Hai detto che “Sentimentale” è il primo capitolo di un nuovo album. A che punto sei?

In realtà le ho già scritte tutte! Ho selezionato i brani che vorrei nel disco, anche se ogni settimana ne nasce uno nuovo e rimetto tutto in discussione.
È un lavoro che si muove tra un pop immediato e fresco, e un’anima R’n’B più rarefatta. Mi piace giocare tra questi due mondi.
Ascolto molto R’n’B, dai classici — Barry White, Stevie Wonder — fino ai contemporanei come Frank Ocean o SZA. Mi sto facendo un regalo: un disco che unisce il mio pop con quella sensualità e profondità che amo.

Negli ultimi anni la scena R’n’B in Italia è cresciuta molto. Ti senti parte di questo movimento?

Sì, e ne sono contento. Per troppo tempo l’R’n’B è stato considerato “di nicchia”. Ora finalmente ha il suo spazio, e anche le etichette lo capiscono.
Nel mio disco ci sarà un R’n’B che incontra il pop: contemporaneo, non patinato, con carattere. E penso che piaccia anche per questo.

Sanremo: tornerai?

Sanremo c’è nei miei pensieri, sì. Da un anno mi dico che vorrei tornarci, ma solo con la canzone giusta. Ne ho alcune nel cassetto che potrebbero esserlo.
Spero di essere in tempo, ma non ho ancora deciso. Per ora era importante tornare con un brano forte e far parlare della mia musica, non solo del personaggio. Poi vedremo: quel palco resta un obiettivo, ma voglio tornarci divertendomi un po’ di più rispetto a prima.

E dal vivo? Ti rivedremo presto sul palco?

Spero di tornare in tour la prossima estate. Sono fermo da due anni e mi manca. Ma voglio farlo solo con un disco nuovo, per raccontare una storia nuova e poi ripercorrere anche i capitoli precedenti.
Non sono Vasco Rossi, non posso permettermi di fare cento date senza un disco (ride). Sto ancora costruendo. Ma sì, appena arriva il nuovo anno, ci sarà il tour.

In chiusura, un’impressione personale: parlandoti, ti percepisco più centrato. Ti riconosci in questo?

Sì, e ti ringrazio. Mi piace sentirmi così. Oggi mi metto più a fuoco anch’io. Ho imparato a guardarmi con onestà, e a lasciarmi guardare.
E grazie per l’onestà, anche quella del gusto musicale — è un bel punto di partenza, sempre.

IL VIDEO

WEB & SOCIAL

https://www.instagram.com/_aiello__

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