Per gli OFFSPRING (band nata nel 1984) quello con l’Italia è un appuntamento annuale fisso.
Da circa un decennio la band californiana, covid a parte, per ogni tour fa regolarmente tappa nel nostro paese con una o più date (nei primi anni di carriera la loro presenza in Italia era più sporadica; comunque, dal 1999 hanno segnato nel loro calendario 34 date italiane). Anche nel 2025 (dopo il concerto dello scorso anno) la loro presenza è stata garantita con un unico live a Milano. Questa nuova occasione è quella per presentare il recente disco “Supercharged” pubblicato un anno fa, a ottobre 2024.

Passano gli anni, passano le mode ma The Offspring restano sempre fedeli a sé stessi e ogni volta sorprendenti per la quantità (e qualità) di energia che riescono a mettere in campo a ogni concerto.I due membri anziani, il fondatore Dexter Holland – che va per i 59 anni – e il sessantaduenne chitarrista Noodles, sembrano non risentire del passare del tempo, restano fedeli a quella linea artistica che li ha consacrati nell’olimpo delle band punk rock degli anni ’90, quei gruppi (Green Day, Blink sopra a tutti) che hanno avuto la capacità e l’intuizione stilistica giusta per portare la ruvidezza del punk nell’ambito del mainstream ibridandolo con un approccio pop e melodico. Complimenti a loro.
Ancora una volta gli Offspring si sono presentati al pubblico italiano con un concerto esplosivo e carico di energia in cui hanno bilanciato i classici (ben cinque brani da “Smash”, del 1994, terzo album e maggior successo) con i brani del nuovo album “Supercharged” da cui hanno proposto solo due estratti, dimostrando però di non vivere solo di nostalgia, perché anche il passato dei californiani resta attuale e fresco, così come il presente. Ma non mancano nemmeno le cover tributo: due brani sono del repertorio Black Sabbath /Ozzy (un estratto di “Paranoid” e “Crazy Train”), una è una rilettura punk elettrica di un brano classico del compositore norvegese Edvard Grieg e l’ultima dei grandi Ramones (“I Wanna Be Sedated”).
Musicalmente la serata è una potente esplosione, una continua e ininterrotta mitragliata di canzoni che spettinano, martellanti, incessanti a cui è impossibile opporsi, restare fermi, perché il corpo richiede la sua parte e la platea ondeggia, batte le mani e canta, mentre il pogo sotto il palco è immancabile.
Ma oltre al punk che si ibrida con il pop e le melodie c’anche un momento più intimo, con l’esecuzione al piano (per poi far esplodere la band) di “Gone Away” illuminata dalle luci dei cellulari. Colpisce invece per la sua veemenza “Hammerhead” mentre il solo di batteria è un concentrato di potenza e forza percussiva.
Ma il concerto degli Offspring funziona anche sul piano visivo con uno spettacolo imponente: fiamme, animazioni, grafiche colorate, immagini di palco (spesso in B&N) su un mega schermo alle spalle della band, un notevole impianto luci, sparacoriandoli, due grandi scheletri gonfiabili e palle rimbalzanti hanno creato un’atmosfera quasi teatrale e coinvolgente, senza però togliere essenza alla musica, anzi amplificandone la forza espressiva.
Alla fine di un’ora e mezzo tiratissima ci troviamo (con le orecchie che fischiano) con una band dalla forte vitalità, capace di coinvolgere il pubblico e divertirlo a partire dal countdown prima di salire in scena, capace di trasformare la rabbia (giovanile) in potenza sonora, mantenendo un forte legame con il pubblico.
Si meritano il ruolo centrale che hanno nello sviluppo del pop punk, generazione dopo generazione.
Ps: oltretutto per il Forum l’acustica era ineccepibile.

Recensione di Luca Trambusti per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)
LA SCALETTA
Intro registrata
Thunderstruck
Intro
Come Out and Play
All I Want
Want You Bad
Looking Out for #1
Staring at the Sun
Original Prankster
Hammerhead
Genocide
Make It All Right
Bad Habit
Paranoid (Black Sabbath cover)
Crazy Train (Ozzy Osbourne cover)
In the Hall of the Mountain King (Edvard Grieg cover)
I Wanna Be Sedated (Ramones cover)
Gotta Get Away
Drum Solo
Gone Away
Why Don’t You Get a Job?
Pretty Fly (for a White Guy)
The Kids Aren’t Alright
Encore:
You’re Gonna Go Far, Kid
Self Esteem
Outro Registrata
Sweet Caroline (Neil Diamond song)