Con “Breach” i Twenty One Pilots sigillano una narrazione che ha occupato l’ultimo decennio della loro carriera: un ciclo iniziato con “Blurryface” e concluso oggi con un disco che ambisce a chiudere le crepe di una saga concettuale, ma che finisce spesso per rivelarne i limiti.
L’album porta con sé un apparato simbolico imponente: il video cinematografico del singolo City Walls, diretto da Jensen Noen, prosegue la mitologia di “Clancy “con la stessa tensione epica di una serie televisiva a lunga serialità. Eppure, al di là del linguaggio visivo, ciò che resta è un disco che alterna buone intuizioni a momenti di maniera.
I singoli Drum Show e The Contract sintetizzano bene questa dicotomia: da un lato, l’inedita esposizione vocale di Josh Dun e la spinta ritmica più cruda aprono nuove prospettive; dall’altro, la scrittura di Tyler Joseph si muove su coordinate prevedibili, senza l’azzardo che un finale narrativo avrebbe richiesto.
La produzione rimane impeccabile, con una lucidità sonora che però smorza il rischio: “Breach” preferisce la coerenza alla frattura, il controllo all’imprevisto. È un disco che non tradisce i fan.
IL VIDEO
LA TRACKLIST

City Walls
RAWFEAR
Drum Show
Garbage
The Contract
Downstairs
Robot Voices
Center Mass
Cottonwood
One Way
Days Lie Dormant
Tally
Intentions
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