Recensione: SOPHIE ELLIS-BEXTOR – “Perimenopop”

Sophie Ellis-Bextor torna con “Perimenopop”, ottavo capitolo di una carriera che ha fatto della disco-pop patinata la sua cifra indelebile.

Il titolo, un gioco di parole che rimanda alla perimenopausa, evoca un momento di mezza età che l’artista sembra voler capitalizzare, suggerendo una svolta ironica, provocatoria e consapevole. Non deve trarre in inganno la label con la quale Sophie incide l’album, ovvero la classicissima Decca. In realtà, il disco si configura più come un compendio rassicurante che come un rinnovamento.

Le tracce scorrono come un viaggio in una discoteca dal sapore rétro, tra beat pulsanti, synth lucidi e glitter sonori. L’apertura con Relentless Love e brani come Diamond in the Dark, con tanto di chitarrina alla Nile Rodgers, incarnano l’estetica tipica di Ellis-Bextor: eleganti, impeccabili nella forma, ma incapaci di sorprendere. Persino la collaborazione con il cantautore e produttore MNEK in Taste — potenzialmente occasione di scarto e contaminazione — resta ancorata a stilemi già noti, più esercizio di mestiere che guizzo creativo.

Non mancano, certo, momenti di immediata fruibilità (Dolce Vita, Freedom of the Night, Layers), in cui l’icona britannica conferma il suo talento nell’accendere la pista. Ma dietro i bagliori stroboscopici e l’edonismo levigato si cela una certa prevedibilità: l’album intrattiene, senza mai incrinare la comfort zone che Ellis-Bextor presidia da oltre vent’anni.

A 46 anni, Sophie appare sempre più a suo agio con se stessa: il risultato è un disco che si ascolta con piacere, ma che non va oltre.

Perimenopop brilla di luci artificiali, affascina al primo impatto, ma alla lunga rivela la sua natura di divertissement più che di opera necessaria.

SCORE: 6,50

DA ASCOLTARE SUBITO

Relentless Love – Taste – Stay On Me

DA SKIPPARE SUBITO

Un ascolto basta e avanza! 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA