Gli Archive tornano con “Glass Minds”, tredicesimo lavoro in studio in uscita il 27 febbraio 2026 su etichetta Dangervisit/[PIAS].
A due anni da “Call to Arms & Angels” – il monumentale triplo disco la band di South London riprende il filo di una storia trentennale, scegliendo questa volta un approccio più essenziale e introspettivo.
IL SINGOLO
Il primo singolo estratto è Look At Us, brano trascinato da un riff di chitarra insistente e da un andamento motorik che spinge verso una tensione ipnotica.
È semplicemente un banger. Con testi inquietanti, che io interpreto come un riflesso del mondo davvero distorto in cui viviamo, penso sia uno dei nostri migliori singoli di sempre»
ha dichiarato Darius Keeler, sottolineando come i testi cupi riflettano le distorsioni del nostro presente.
IL VIDEO
Il pezzo è accompagnato da un video diretto da Maxim Kelly, girato in bianco e nero con taglio documentaristico: un racconto visivo che mette in scena bugie e inganni, dove il linguaggio stesso delle immagini diventa parte della narrazione.
IL DISCO
Il nuovo lavoro segna una forte evoluzione nel percorso trentennale della band. Nato dal nucleo del quartetto originario, l’album abbraccia un suono minimale, downtempo, ricco di spazi emotivi ed espansivi. La presenza del rapper dell’Essex Jimmy Collins aggiunge energia feroce e inquietante a Heads Are Gonna Roll, mentre la cantante Lisa Mottram offre momenti di brillante spontaneità in diversi brani, tra cui l’ipnotica title track e l’intensa The Love The Light.
La versatilità dell’album si muove tra i ritmi crudi e percussivi di When You’re This Down, tocchi electro-pop in Wake Up Strange e vibrazioni motorik in Look At Us. Al centro emotivo del disco si trova So Far From Losing You, un’epopea di otto minuti che fonde rap e canto riflettendo la dimensione personale di Keeler. Animati dal desiderio di creare senza confini, gli Archive continuano a sfidare e ispirare i fan, dimostrando che la loro scintilla creativa arde più che mai.
Parlando del nuovo album, Keeler ha aggiunto:
Tutto è iniziato quando abbiamo composto Patterns. Ci piaceva moltissimo lo spazio e la forza minimalista del brano, ci ha ricordato il nostro debutto Londinium e il modo in cui scrivevamo all’epoca: ritmi pesanti e una malinconia che penetra nell’anima. In quel periodo ascoltavo spesso il Nimrod di Elgar e volevo usare gli ottoni come ulteriore dimensione, per portare ancora più emozione nei brani. Il nostro ultimo album, Call to Arms & Angels, era piuttosto cupo, se lo guardo ora, segnato dall’esperienza del Covid. Questo invece ci sembra come un’apertura verso una dimensione più ampia e luminosa».
LA TRACKLIST
Broken Bits
Glass Minds
Patterns
Look At Us
When You’re This Down
So Far From Losing You
Wake Up Strange
City Walls
The Love The Light
Shine Out Power
Heads Are Gonna Roll
Where I Am
