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Recensione: THOMAS RAGGI -“Masquerade”

Recensione: THOMAS RAGGI -“Masquerade”

THOMAS-RAGGI-Masquerade_2025

Il passaggio dal clamore mediatico dei Måneskin alla dimensione solista pone Thomas Raggi dinanzi al test più difficile: trasformare il suo talento e virtuosismo strumentale, finora al servizio di un brand collettivo, in una vera e propria identità personale.

Con “Masquerade”, Thomas si immerge a esplorare il linguaggio del rock, ma il contesto è ora un laboratorio espressivo che richiede una firma autoriale inequivocabile.

L’album è l’esito di un percorso post-band, affinato dalla frequentazione e tutela di Tom Morello, mentore, coach e produttore. Questo rapporto, sebbene fondamentale per definire il suo timbro chitarristico, ha anche caricato il progetto di un peso eccessivo, introducendo una schiera di collaboratori che si rivelano tanto prestigiosi quanto potenzialmente distraenti per l’ascoltatore.

Le otto tracce sono una vera e propria sfilata di nomi illustri a partire appunto da Morello ma anche Beck, Nic Cester, Alex Kapranos, Maxim, Hama Okamoto, Sergio Pizzorno, Chad Smith, Matt Sorum, Luke Spiller e Upsahl.

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Questa lista, pur dimostrando l’ambizione e l’apertura internazionale del progetto i Raggi, rischia di annullare la sua direzione stilistica. L’album appare come un mosaico di pezzi pregiati, una somma di maschere e volti altrui, dove la ricerca identitaria si confonde con una festa del rock altrui (la “Masquerade,” appunto).

La maestria di Raggi è fuori discussione: la chitarra è sempre il centro focale, convincente nella sua precisione e nel gusto melodico mai banale. L’approccio istintivo al rock è l’unica costante. Tuttavia, l’insieme soffre per la mancanza di un linguaggio proprio. Non c’è l’intenzione di stravolgere il rock; l’opera è piuttosto un omaggio ai fasti del genere, che pur nella sua passione esecutiva, non offre una visione concettuale inedita.

Thomas suona, sa farlo bene e, soprattutto, continua a tenere vivo il rock. Il passo successivo è togliersi la maschera! 

SCORE: 6,50

DA ASCOLTARE SUBITO

Getcha! – Lucy -You Spin Me Round (Like A Record)

DA SKIPPARE SUBITO

Due volte ok. Tre magari solo qualche canzone

TRACKLIST

1. Getcha! –  with Nic Cester & Chad Smith & Tom Morello
2. Keep The Pack – with Matt Sorum & Tom Morello
3. Lucy –  with Upsahl & Hama Okamoto & Chad Smith
4. Cat Got Your Tongue – with Sergio Pizzorno
5. For Nothing – with Matt Sorum
6. You Spin Me Round (Like A Record) – with Alex Kapranos
7. The Ritz – with Luke Spiller
8. Fallaway –  with Maxim

LA DISCOGRAFIA 

2025 – Masquerade

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