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Recensione: THE DIVINE COMEDY – “Rainy Sunday Afternoon” [Traccia per traccia]

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Il tredicesimo disco dei Divine Comedy, “Rainy Sunday Afternoon”, è una creatura ambivalente.

Da un lato l’eleganza orchestrale di Neil Hannon si muove con la consueta grazia, dall’altro affiora un senso di discontinuità che spezza l’incanto. Non è un album mediocre, tutt’altro: è un’opera che oscilla tra l’incisività dei momenti più ispirati e la prevedibilità di certi passaggi.

Achilles apre con un piglio folk che appare più manieristico che necessario, sebbene il testo colpisca come un epitaffio recitato tra i denti: «È stato così difficile, Achille, così difficile morire?».

A seguire, The Last Time I Saw the Old Man rappresenta invece il cuore pulsante del disco: un’elegia sinfonica che affronta il lutto con una compostezza quasi liturgica, degna della migliore tradizione hannoniana.

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La scrittura di Hannon si muove fra contrasti: l’ironica parabola de The Man Who Turned Into a Chair o la Aliciana Down the Rabbit Hole richiama la vena favolistica già messa a frutto nei lavori per il cinema, mentre I Want You si spoglia di ogni artificio per dichiarare un amore assoluto, in apparente dissonanza con le ambizioni più barocche del disco.

Questo gioco di alti e bassi, di lampi e di pause, definisce l’album molto più dei suoi arrangiamenti impeccabili.

Non manca l’ossessione della morte, trattata con un’ironia che si piega al crepuscolare: «Ho visto un uomo stamattina, stava per compiere 55 anni / e la sua mente viziata si stava rivolgendo a pensieri di mortalità». È il ritratto di un autore che non teme di guardarsi allo specchio, anche se non sempre l’immagine restituita è la più nitida.

Registrato ad Abbey Road, “Rainy Sunday Afternoon” porta con sé la lucidità di un artista che ha imparato a convivere con il proprio lascito.

È un disco personale, intimo, persino commovente in certi momenti, ma non immune da cedimenti: tra invenzione e mestiere, tra pathos e autoparodia. Il risultato è un album che non si lascia né idolatrare né liquidare con facilità.

Bello, fragile, irrisolto. Forse proprio per questo, più umano che mai

TRACCIA PER TRACCIA 

Achilles — Una meditazione sulla gloria e la perdita: l’eroe omerico diventa specchio della mortalità quotidiana, tra vendetta e rimpianto.

The Last Time I Saw the Old Man —  Scritta per il defunto padre di Hannon, il vescovo Brian Hannon è un ritratto sobrio e doloroso della memoria che si dissolve, raccontato con immagini domestiche e una misura malinconica.

The Man who Turned Into a Chair — Satira esistenziale e metamorfosi domestica: l’abdicazione alla vita trasformata in oggetto, tra humour nero e tristezza.

I Want You — Una dichiarazione d’intenzioni semplice e diretta, che contrappone desiderio personale a grandi ambizioni pubbliche.

Rainy Sunday Afternoon — Piccolo diario d’un giorno grigio: intimità e dolore privato si sovrappongono a una riflessione sullo stato del mondo.

All the Pretty Lights — Nostalgia infantile che si trasforma in immagine adulta, un’evocazione del Natale come scena fondante della memoria.

Down the Rabbit Hole — Visione surreale e disorientante: il mondo rovesciato come metafora di perdita d’identità e dissoluzione morale.

Mar-a-Lago by the Sea — Un retrogusto mediterraneo per una satira corrosiva del potere e della mondanità, scritta con tono caustico e immagini di lusso corrotto.

The Heart is a Lonely Hunter — Poema di solitudine errante: il cuore come cacciatore solitario che attraversa paesaggi emotivi e attende un senso.

Can’t Let Go (strumentale) — Pausa sonora che apre uno spazio di sospensione e riflessione, senza parole ma denso di suggestioni.

Invisible Thread — Un inno alla connessione che sopravvive al distacco, equilibrato tra dolcezza e accettazione della separazione.

DA ASCOLTARE SUBITO

The Last Time I Saw the Old Man – I Want You- Invisible Thread

DA SKIPPARE SUBITO

Nulla una quarantina di minuti di perfetto pop orchestrale! 

SCORE: 7,50

I VOTI DEGLI ALTRI 

Clash Music – Voto 9,00
Mojo – Voto 8,00
Uncut – Voto 7,00

TRACKLIST

Achilles
The Last Time I Saw the Old Man
The Man Who Turned Into a Chair
I Want You
Rainy Sunday Afternoon
All the Pretty Lights
Down the Rabbit Hole
Mar-a-Lago by the Sea
The Heart is a Lonely Hunter
Can’t Let Go
Invisible Thread

DISCOGRAFIA

Fanfare for the Comic Muse (1990)
Liberation (1993)
Promenade (1994)
Casanova (1996)
A Short Album About Love (1997)
Fin de Siècle (1998)
Regeneration (2001)
Absent Friends (2004)
Victory for the Comic Muse (2006)
Bang Goes the Knighthood (2010)
Foreverland (2016)
Office Politics (2019)
Rainy Sunday Afternoon (2025)

VIDEO 

WEB & SOCIAL 

www.thedivinecomedy.com

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