Recensione: GERMANÒ – “Piramidi”
Germanò è un fuoriclasse. Ed è tornato, sì. “Piramidi” è il suo secondo album.
È successo che Germanò ha pubblicato il suo primo album destreggiandosi tra i fenomeni indie cercando la sua strada, come si fa per ogni primo album che si rispetti. “Per cercare il ritmo”, appunto. Una strada che, non so voi, ma che a me è sembrata tutta in discesa. In quell’album lì “Grace”, “San Cosimato” e “Dario” sono dei piccoli capolavori degni almeno di un secondo o terzo disco. Poi vabbè, passano gli anni, succedono delle cose e Germanò ce lo ritroviamo a Milano, davanti a un pc, a fare da solo la sua musica. Che voi vi starete chiedendo come ha fatto, io vi rispondo che a prescindere dal come, il risultato è un disco che non perde la cifra stilistica del primo, un disco più campionato, certo, più elettronico, senza dubbio, ancora più intimo, assolutamente.
“Piramidi” racconta di noi, ognuno di noi. Racconta quello che potremmo raccontare al nostro amico che chiamiamo su Skype in questi tempi maledetti, per farvi capire quanto intimo sia.
Racconta di quella maledetta solitudine che però “quando sono solo, non sono solo veramente”; racconta della rassegnazione della fine di un rapporto che incalza in un refrain che si apre in un “questa vita è bellissima, sul viso lascia una lacrima”.
Bravo Germanò, il ritmo alla fine ce l’hai fatta a trovarlo.
SCORE: 7,50
TRE BRANI DA ASCOLTARE SUBITO
Glutee Free – Enchantè – Friends forever
TRACKLIST:
- Matteo non c’è
- Gluten free
- Enchantè
- Stasera esco
- Macao
- Friends forever
- Dov’è che mi fa male
- Ça va?
- Ti sorprenderebbe
- Piramidi
DISCOGRAFIA
2017 – Per cercare il ritmo
2020 – Piramidi
VIDEO:
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