Dopo sei anni di silenzio discografico, Chance the Rapper riappare con “Star Line” e lo fa con una narrazione più matura, stratificata e consapevole.
Un album che si distende in 17 tracce e 78 minuti, affresco ampio e talvolta eccessivo, ma capace di restituire un artista in piena ridefinizione di sé.
La lista degli ospiti è folta – da Lil Wayne a Young Thug, da Joey Bada$$ a Jay Electronica, solo per citarne alcuni – ma non è il parterre a sorreggere l’impianto, quanto la scrittura e la capacità di Chance di tessere percorsi sonori che oscillano tra jazz, soul e funk con una naturalezza ritrovata.
I picchi non mancano: No More Old Men, con Jamila Woods, intreccia lirismo soul e architetture jazz in un mosaico urbano elegante; The Negro Problem affronta con lucidità la memoria afroamericana, trasformando il trauma in materia lirica; Back To The Go con Vic Mensa e la morbida The Highs & The Lows con Joey Bada$$ guardano alla Golden Age senza nostalgia, ma con lo slancio di chi sa reinventarla.
Non tutto però funziona: Tree, con un Lil Wayne opaco, doveva essere il brano trainante e invece rallenta la corsa, mostrando il lato più scontato dell’album. Eppure la tenuta complessiva resta sorprendente: dalle impennate spoken word di Letters alla tridimensionalità sonora di Speed of Light, fino ai giochi di parole di Just A Drop, sorretti dalla produzione di Jay Electronica.
La chiusura di Speed Of Love con Jazmine Sullivan, avvolta in distici R&B, suggella un’opera che non teme di specchiarsi nei vertici della carriera di Chance.
La domanda che attraversa il disco – “Cosa accade quando una stella smette di bruciare?” – trova una risposta netta: Star Line dimostra che può esplodere in una supernova, ridefinendo il percorso di un artista che molti avevano già archiviato.
DA ASCOLTARE SUBITO
No More Old Men – The Negro Problem – Speed Of Love
DA SKIPPARE SUBITO
Vale la pensa l’ascolto completo. Buona fattura, buon ascolto, buona musica.
SCORE 7,50
TRACKLIST
LA DISCOGRAFIA
2019 The Big Day
2025 Star Line