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Recensione: CARMEN CONSOLI – “Amuri Luci” [Traccia per traccia]

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Carmen Consoli con “Amuri Luci” torna nella piazza musicale e mette in scena un rito più che un disco.

Il disco è un progetto complesso e ambizioso,  il primo atto di una trilogia che guarda al passato e al futuro insieme, scavando nelle radici siciliane e proiettandole dentro un orizzonte mediterraneo che sa di esilio, di nostalgia e di battaglia civile.

La musica si muove come un’onda: arabo, cantautorato, orchestrazioni pop e canti popolari convivono in un mosaico che pulsa di memorie e visioni. Non è solo world music, canzone d’autore o pop: è un ibrido consapevole, spesso folgorante, talvolta compiaciuto. La voce di Carmen è di protesta e continua a lacerare la superficie, ricordando che dietro l’affresco ci sono ferite reali.

I testi sono pagine di un diario collettivo: la Sicilia come terra madre, il mito che si fa metafora contemporanea, le guerre, le migrazioni, l’amore come luce che non consola ma illumina crudelmente. “Amuri Luci” è un album che chiama alla responsabilità, che chiede di ascoltare con coscienza e non con distrazione.

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Gli ospiti ampliano la dimensione sonora della cantantessa: Mahmood canta in siciliano e diventa voce degli esiliati, Jovanotti porta la sua urgenza militante, Leonardo Sgroi introduce l’eco lirica di un tempo arcaico. Scelte che arricchiscono e, insieme, destabilizzano: ogni presenza apre nuove prospettive, ma toglie al disco la compattezza del corpo unico.

“Amuri Luci” non è un lavoro da consumare, da ascoltare in radio o in modo distratto come sottofondo in qualche centro commerciale: è un passaggio di testimone tra memoria e futuro. Colpisce, scuote, talvolta affatica. È un’opera che pretende ascolto devoto ma concede poco all’emozione immediata.

Alla fine faccio mio una frase di Carmen che penso sia rappresentativa e ispirativi:

grazie perché un tempo diverso è possibile 

TRACCIA PER TRACCIA 

AMURI LUCI
“Semplicemente due sostantivi il cui senso profondo è dato da chi legge: l’amore è luce oppure il desiderio di luce, come anche l’amore per la verità e la conoscenza così anche l’amore è verità e conoscenza”: così Carmen racconta il senso della title track dell’album. Una canzone dedicata a Giovanni Impastato, che ha consacrato l’intera vita a raccogliere l’eredità del fratello Peppino, della sua lotta. Nelle prime due strofe è Giovanni a ricordare in prima persona l’infanzia spensierata con il fratello.

UNNI T’HA FATTU ‘A STATI
Unni t’ha fattu ‘a stati riprende un detto popolare (dove hai fatto l’estate, passaci pure l’inverno). Parla degli opportunisti, di chi cerca le situazioni più comode in cui rifugiarsi non appena intravede le difficoltà e che poi, scampato il pericolo, vorrebbe tornare sui suoi passi.

LA TERRA DI HAMDIS
Il pezzo trae spunto dai versi di Ibn Hamdis, poeta siculo-arabo dell’XI secolo costretto a lasciare l’isola dopo la conquista normanna e a peregrinare per il Mediterraneo arabo. I suoi versi e le sue vicende si intrecciano con un presente drammatico di guerre, migrazioni forzate e sopraffazioni. La voce calda di Mahmood invoca il vento perché possa sciogliere il pianto e spegnere questo inferno. 

MAMMA TEDESCA
Ignazio Buttitta era sedicenne quando, spedito al fronte, uccise un soldato tedesco, un ragazzo di 18 anni. Il testo della canzone è una lettera alla madre del ragazzo: la sua morte, il dolore della donna, il rimorso, i rumori della guerra rimasero un’ossessione per Buttitta.

3 ORU 3 ORU
A Catania il ‘tri oru’ è il gioco delle 3 carte. Qui il protagonista è un uomo che non si assume le proprie responsabilità: ha moglie e figlio e anche un’amante; alla moglie rimprovera che il figlio abbia preso il suo posto nel cuore di lei; dell’amante lamenta che lei preferisca il cane a lui.

BONSAI #3 – GALÁTEIA
Sia Bonsai #3 che Galáteia riprendono il mito di Galatea: Bonsai #3 si rifà alla versione ovidiana e ne cita i versi latini; Galáteia riprende Teocrito e ne cita i versi greci. Il mito narra che Galatea fosse amata da Polifemo, al quale lei preferiva il giovane Aci, poi ucciso per gelosia dal ciclope. Lo sguardo col quale Carmen ripropone la storia mette al centro l’amore profondo e inconsolabile di Polifemo.

PARRU CU TIA
È un potentissimo inno alla ribellione scritto da Ignazio Buttitta: chi accetta il disprezzo e il sopruso del padrone senza alzare la testa ne è complice. Alle parole di Buttitta si aggiungono quelle altrettanto potenti di Lorenzo Jovanotti: un’esortazione rivolta a noi stessi, a non lasciare inascoltata la voce che ci parla da dentro.

COMU VENI, VENI
Alcuni, forse troppi parlano senza prima riflettere su ciò che dicono. Finiscono per far danni, per spargere gramigna, ma non sanno trattenersi. Non c’è tempo neanche per pensare, tutto è vero, tutto è falso. Sparano parole come armi cecchine.

QUAL SETE VOI
Nina da Messina, la prima donna a poetare in volgare, intrattenne uno scambio epistolare con il poeta toscano Dante da Maiano, innamorato dei suoi versi. In questa canzone lo scambio tra i due è riproposto nel duetto tra Carmen-Nina e il tenore Leonardo Sgroi-Dante.

NIMICI DI L’ARMA MIA
Graziosa Casella è stata una poetessa della Catania della prima metà del Novecento. Graziosa scrisse soprattutto d’amore, soprattutto della passione bruciante che la legava a un giovane amante. In questa poesia la loro storia è già conclusa, ma lei non se ne dà pace e considera nemici i giorni che trascorrono senza più l’amore d’un tempo.

DA ASCOLTARE SUBITO

Unni t’ha fattu ‘a stati – La terra di Hamdis (feat. Mahmood) -Nimici di l’arma mia 

DA SKIPPARE SUBITO

Un disco non solo da ascoltare ma da percepire e fare proprio nella sua liricità e teatralità 

SCORE: 8,00

TRACKLIST

Amuri Luci 

Unni t’ha fattu ‘a stati 
La terra di Hamdis (feat. Mahmood)
Mamma tedesca
3 Oru 3 Oru 
Bonsai #3
Galáteia
Parru cu tia (feat. Jovanotti)
Como veni veni 
Qual sete voi ? (feat. Leonardo Sgroi)
Nimici di l’arma mia 

DISCOGRAFIA

1996 – Due parole
1997 – Confusa e felice
1998 – Mediamente isterica
2000 – Stato di necessità
2002 – L’eccezione
2006 – Eva contro Eva
2009 – Elettra
2015 – L’abitudine di tornare
2021 – Volevo fare la rockstar

IL VIDEO

WEB & SOCIAL

instagram.com/carmenconsolimusic

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