Recensione: BADLY DRAWN BOY – “The Hour of Bewilderbeast

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Pubblicato nel giugno del 2000, “The Hour of the Bewilderbeast” segna l’esordio sulla lunga distanza di Badly Drawn Boy, alias Damon Gough, cantautore mancuniano dalla poetica eccentrica e malinconica.

Acclamato dalla critica e vincitore del prestigioso Mercury Prize, l’album si muove con disinvoltura tra folk lo-fi, orchestrazioni barocche, ironia postmoderna e confessioni intime. È un disco irregolare, ma proprio per questo sorprendente: un flusso emotivo frammentato e spontaneo, che riflette la vulnerabilità dell’autore e la libertà creativa del periodo pre-digitale.

CURIOSITA’ 

“The Hour of the Bewilderbeast” è un titolo inventato, che richiama il senso di smarrimento e meraviglia che attraversa l’intero disco. “Bewilderbeast” è un gioco di parole tra “bewildered” (smarrito) e “wildebeest” (gnu), animale simbolico di caos e migrazione.

La copertina, disegnata da Andy Votel , è un collage liberamente ispirato al disegno dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Per l’uscita americana dell’album, la copertina è stata modificata per rimuovere una fotografia dell’attore e regista americano Woody Allen , non autorizzata dai detentori del copyright della fotografia.

The Hour of Bewilderbeast è stato pubblicato con grande successo di critica e ha vinto il Mercury Prize del 2000 e ha venduto 455.000 copie nel Regno Unito a settembre 2011.

Il disco fu registrato in gran parte a Manchester con mezzi modesti. La varietà timbrica è frutto di stratificazioni casalinghe, tra strumenti acustici, lo-fi e inserti orchestrali affidati al collaboratore Andy Votel.

Il cappello di lana bianco e nero con cui s’è fatto conoscere, Badly Drawn Boy, non se l’è mai tolto ed è ancora un suo segno distintivo. 

LA RECENSIONE DI VENT’ANNI FA 

Basterebbe ascoltare solo tre tracce per capire che questo “The Hour Of The Bewilderbeast” è un gran disco.

Una intima ed umorale all’inizio (The Shining), una sublime ed emozionante verso metà del disco (Once Around The Block) ed un’altra solare ed illusoria alla fine (Disillusion).

Ma la grande sorpresa è che questo non è tutto !!!
Un debutto capolavoro per Badly Drawn Boy, acronimo di Damon Gough, che dopo qualche Ep di grande successo esce con il suo primo album.

In Inghilterra l’attenzione dei critici musicali è grandissima verso questo ragazzo trentenne di Manchester, denominato da molti il Beck inglese.
Una fama che ha suscitato quasi una “disco-mercato” tra le varie label per assicurarsi la produzione dell’artista.

Lui, nonostante il grande clamore non ha deluso le aspettative è, quasi fregandosi del business, ha mantenuto fede alla sua piccola label indie, la Twisted Nerve, creata con un amico dj Andy Votel.

Fantasia ed emozioni sono il principale contenuto di questo album.
Diciotto canzoni di cui alcune complete e parecchie pillole della durata di circa un minuto che spaziano nel mondo nella bassa fedeltà, nel folk-rock, nella psichedelia e nel pop intelligente .
Un universo sonoro nel quale Bdb aleggia impeccabilmente tra arrangiamenti orchestrali e lo-fi di grande impatto.

Come detto in apertura oltre ai tre brani proposti il disco offre numerosi spaccati di grande musica.
A partire dal singolo “Another Pearl” (il ritornello iniziale ci ricorda vagamente la canzone dei Corneshop “Brimful Of Asha” rallentata) passando per immaginari paesaggi bucolici ed onirici (Causa a Rockslide), lande melodiche come nel caso del delicato arpeggio per piano di  “Magre In The Air” e mondi folk-psichedelici come per “Saety Again”.

Un paragone, quello con Beck, che ci sta tutto e con il quale Badley Drawn Boys potrebbe senza dubbio non sfigurare.
Diciamocelo … un bel disco !!!

SCORE: 9,00

TRACKLIST

01. The Shining
02. Everybody’s Talking
03. Bewilder
04. Fall In A River
05. Camping Next To Water
06. Stone On The Water
07. Another Pearl
08. Body Rap
09. Once Around The Block
10. This Song
11. Bewilderbeast
12. Magre In The Air
13. Causa a Rockslide
14. Pissing In The Wind
15. Blistered Heart
16. Disillusion
17. Saety Again
18. Epitaph

DISCOGRAFIA