Live Report – Movement Festival: di scena a Torino elettronica e clubbing

Live Report – Movement Festival: di scena a Torino elettronica e clubbing

Il Movement Festival alla quindicesima edizione sbarca per la prima volta alle OGR (Officine Grandi Riparazioni) e non c’era location più indicata a Torino per continuare il connubio musica elettronica e location post industriale che dall’inizio caratterizza anche l’estivo Kappa Future Festival.

L’evento “diffuso” autunnale è andato in scena dal 28 ottobre al primo novembre 2002 coinvolgendo 21 artisti distribuiti su altri due palchi oltre quello delle OGR Torino, Audiodrome Live Club e Centralino Club.

Sold out la serata di Halloween e 12.000 le presenze riscontrate complessivamente, 20 le nazioni di provenienza del pubblico. L’impressione è che i presenti sappiano apprezzare anche sonorità più ricercate e ipnotiche, oltre alle atmosfere più cupe in stile berlinese, ma in alcuni casi ci mettano di più ad entrare in sintonia per poi scatenarsi anche con il Morning Party.

Chiaro l’orientamento clubbing della manifestazione per un pubblico forse più ricercato rispetto a altri eventi EDM del capoluogo piemontese, notevoli, ma discrete le misure di sicurezza messe in atto, maestosi gli effetti luce e laser in stile underground. 

LA LINE UP

Presenti dj e artisti rappresentativi della scena elettronica internazionale: Tini Gessler, Youniverse, Nicola Gavino, Riverside, Cassie Raptor, Gandalf, Sizing, Kliz, Krystal Klear,  Lvpica, Paul Lution, Mind Against, Fideles, Ae:ther, 999999999 e MarbØx.

Da non dimenticare il legame con il territorio (partener dell’evento: Assohotel Confesercenti di Torino e Provincia, Federalberghi Torino e il Gruppo Turistico Alberghiero dell’Unione Industriale) che passa anche attraverso iniziative come la Movement City Soundtrack con due playlist da 120 minuti cadauna nate per essere riprodotte in tutti gli alberghi della Città con l’intendo di calare gli ospiti il più possibile nell’atmosfera del Festival anche lontano dai palchi. Playlist accessibili liberamente anche su Spotify al canale ufficiale Movement Festival.

 

Photo Credits: Cristina Taricco

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