Sta di fatto che Cristiano e compagni emettono brani potenti perchè altrimenti non può essere.
Sono potenti nei riff che fendono l’aria e si sincronizzano perfettamente con i lampi che annunciano un acquazzone imminente – Canzone di Domani è il manifesto di quell’energia elegante che solo Godano, Fuoco su di Te letteralmente ci inghiotte – ma sono potenti anche nella tranquillità di pezzi che ci cadono addosso come carezze, come Infinità, che ci porta in quell’universo parallelo di nome Ho Ucciso Paranoia, che insieme a Il Vile costituisce la triade benedetta dei Marlene e che fa di questo live un sunto esemplare del primo periodo della band, in grado di protrarsi negli anni con la stessa giovinezza e vigore degli albori.
Le splendide Gioia (Che mi do), Mala Mela – che sento cantare per me più di molti altri brani, stasera – 1°2°3° intervallate da Aurora, L’Agguato, Lamento dello Sbronzo e Infinità che affinano ed elevano la portata del live, anticipano i tre brani che tutti aspettiamo dall’inizio: Festa Mesta, senza censura, l’unica festa del cazzo – e ribadiamolo, “cazzo”, senza perbenismo milanese a forma di adesivo bianco – a cui tutti siamo lieti di prender parte, e poi Sonica e Nuotando nell’Aria.
Se Ti Voglio Dire, che un po’ mi aspetto non arriva, mi consolo con un bis altrettanto goloso e inedito, perchè giunge contro ogni previsione Hanno Crocifisso Giovanni e poi ancora materiale vile, prima Come Stavamo Ieri e poi culmine massimo con Ape Regina, e altro non posso chiedere, nemmeno alla pioggia di smettere.
SCORE: 8,00
LA SCALETTA
Trasudamerica
Canzone Di Domani
Gioia (Che Mi Do)
Fuoco Su Di Te
Aurora
L’Agguato
Lamento Dello Sbronzo
Mala Mela
1°2°3°
Infinità
Ineluttabile
Lieve
Festa Mesta
Sonica
Nuotando nell’AriaBIS
Hanno Crocifisso Giovanni
Come Stavamo Ieri
Ape Regina
M.K.