Live report e scaletta – SAMUELE BERSANI: “Finalmente, lasciatemelo dire!”

Live report e scaletta – SAMUELE BERSANI: “Finalmente, lasciatemelo dire!”

“Finalmente, lasciatemelo dire!”. Samuele Bersani inaugura così, a Bologna, il suo tour, quello più volte rimandato a causa della pandemia dopo due anni dall’uscita del suo album “Cinema Samuele”, vincitore del Premio Tenco 2021.

Tornano i teatri, a capienza piena, torna la meraviglia delle voci che all’unisono cantano, si liberano dell’angoscia, la bruttura, la rabbia degli ultimi anni durante i quali tutto sembra essersi fermato. Samuele Bersani sceglie Bologna per ripartire, sceglie quella che da trent’anni è la sua città, quella dove ha scritto i suoi pezzi più belli, per sé, per altri, per Lucio Dalla.

E la gente era felice ieri di essere al Teatro Europauditorium per ascoltare un artista che alla musica italiana ha dato più di quello che può egli stesso immaginare. Vincitore, non a caso, del Premio Tenco 2021, Samuele Bersani ha presentato “Cinema Samuele”. Ma noi lo conoscevamo già tutto perché come fai a non entrare in un disco così? “Come quando torni in un luogo a te caro che è rimasto sempre lo stesso ma quello che è cambiato però sei tu. È questa la sensazione che ti provoca ‘Cinema Samuele’”, scrivevo nell’ottobre del 2020 quando il disco è uscito.

Non sono mancati i suoi pezzi storici, certo, con tanto di richieste che provenivano dalla platea. Perché c’era voglia di cantare, ieri. E di tornare indietro nel tempo ad aprire i cassetti dei ricordi. E di renderti conto che ci sono delle parole di alcune canzoni che non dimenticherai mai. Anche sbagliate a volte, come quel “Potrei ma non voglio” di “Giudizi universali” molto spesso scambiato per un “Vorrei ma non posso” come l’artista stesso ha raccontato nei suoi intermezzi parlati durante il concerto.

Quando lo spettacolo è finito (degne di nota le immagini di Bruno D’Elia che lo hanno accompagnato), tutti ne volevamo ancora di più. Ce l’avete presente quella sensazione? A me, devo dire, non capita spesso. Ieri però sì. E allora tornando a casa a piedi sono passato dal centro e in cuffia ho riascoltato due o tre canzoni che avrei voluto facesse ma non ha fatto (oh, sono un sacco di album, accontentati!). Tra queste una delle meno celebri ma che, sono sicuro, è nel cuore di molti abitanti di questa città. Ho aspettato a farla passare sul mio Spotify, volevo ascoltarla una volta arrivato in piazza. Si chiama “A Bologna”, e a un certo punto, alla fine, fa così: “Non ci son angeli sul cornicione/ma telecamere antintrusione/a ritmo dei semafori, io resto immobile/chiudendo gli occhi per riaprirli altrove/Al centro esatto di Piazza Maggiore/con leggerezza da pattinatore/Bologna, adesso voltati, mi fai commuovere/lo sai che esagero con le parole”.


SCORE: 9


LA SCALETTA 

Pixel
Io tiranno
Mezza bugia
Il tuo ricordo
Harakiri
Pshyco
Replay
Lo scrutatore non votante
L’intervista
Spaccacuore
En e Xanax
Ferragosto
Cattiva
Il mostro
Le Abbagnale
Distopici
Le mie parole
Coccodrilli
Chicco e Spillo
Freak!
Il pescatore di asterischi
Giudizi universali


IL TOUR 

14 aprile – Bologna – Teatro Europauditorium
19 aprile – Palermo – Teatro Golden
20 aprile – Catania – Teatro Metropolitan
22 aprile – Bari – Teatro Team
24 aprile – Genova – Politeama Genovese
26 aprile – Milano – Teatro degli Arcimboldi
27 aprile – Firenze – Tuscany Hall
30 aprile – Torino – Teatro Colosseo
5 maggio – Assisi – Teatro Lyrick
8 maggio – Roma – Auditorium Parco della Musica
10 maggio – Rimini – Teatro Galli
13 maggio – Pordenone – Teatro Verdi
16 maggio – Padova – Gran Teatro Geox
25 maggio – Trento – Auditorium Santa Chiara


WEB & SOCIAL 

www.samuelebersani.net
IG @samuelebersaniofficial
FB @samuelebersaniofficial

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