Intervista: LINEA 77 Il bello è stato l’incontro dei due mondi

Intervista: LINEA 77 Il bello è stato l’incontro dei due mondi

I Linea 77 stanno per tornare, e lo stanno per fare con il botto.

L’11 ottobre esce  “Server Sirena”, un album tanto destabilizzante quanto incisivo. Diretto da The Bloody Beetroots, è un’esplosiva collezione di feat tra rap, hard rock ed elettronica. Da Salmo a Samuel dei Subsonica passando per ENSI e Caparezza, sono otto i featuring per le sei tracce che compongono il disco.

Pronto ad uscire e soprattutto ad essere presentato live nella data-evento del 6 novembre all’Alcatraz di Milano.

Ecco cosa ci hanno raccontato: 

Nascita del Disco:

Il disco è nato in maniera molto spontanea. La scintilla è nata durante un soundcheck che stavamo facendo con Salmo. Parlando con Dj Slait è venuto in mente un progetto in cui i Linea 77 fanno delle collaborazioni con il mondo dell’Hip Hop che ci piaceva. Quelli della Machete sono tutti nostri vecchi fan, e Slait si è gasato subito. In realtà tutto voleva essere in collaborazione con Machete, ma poi si è allargato perché i nostri gusti non appartengono al mondo esclusivamente Machete e siamo arrivati a questo risultato.

Per quanto riguarda gli extraMachete sono tutti nostri vecchi amici. Ad esempio, Ensi lo conosciamo da quando faceva freestyle ai Murazzi.  Ci sono ancora molti nomi che non siamo riusciti a mettere in questo album, quindi magari potrebbe esserci un due, chissà.”

 

La Produzione di Sir Bob Cornelius Rifo aka The Bloody Beetroots:

L’embrione è stata l’idea di collaborare anche con i producer. Ad un certo punto, Paolo (chitarrista) ha pensato di sentire Bob. Abbiamo pensato a lui perché ha un gusto affine al nostro relativo all’elettronico. Lui ha accettato subito, ci siamo scambiati un mese di idee per sperimentare qualcosa di nuovo, rimanendo comunque i Linea 77, ma dopo una bella doccia. Bob è stato il nome più giusto per questo progetto.”

 

Il Live:

Lo stiamo provando in questi giorni. Ci stiamo aiutando con l’elettronica, abbiamo inserito una sessione di basi con synth che non riusciamo a suonare. Cerchiamo comunque di suonare il più umanamente possibile. Il risultato è comunque stupefacente. Il repertorio vecchio sarà ovviamente tutto suonato dal vivo.

Il 6 novembre verranno tutti gli ospiti. Durante il tour invernale ovviamente non riusciranno a venire tutti, ma abbiamo qualche idea. Ora la gente accetta senza problemi di sentire la voce registrata durante un concerto senza vedere la persona sul palco, quindi siamo combattuti sul fatto di cantare noi le strofe degli altri.

Stiamo ancora ragionando come mischiare il nuovo e il vecchio materiale. Probabilmente riarrangeremo qualche nostro vecchio brano, per farlo risuonare più nuovo.”

 

I Testi:

La nostra idea era di mandare meno messaggi, anche se per noi è difficile. Abbiamo cercato di usare un linguaggio più facile, più frivolo, ma di fatto non ci siamo riusciti. Ad esempio, il pezzo con Axos parla di un ragazzo chiuso in carcere, afflitto dalla sua tossicodipendenza. È una fotografia che non ci appartiene, ma abbiamo cercato di interpretare qualcuno. Ci siamo dati una regola per cercare di sviluppare situazioni che potevano essere visualizzate attraverso i testi. Invece il pezzo con Samuel (Subsonica) è più nostro.

Quando collabori con i rapper è molto difficile, perché quando gli vengono dati degli input, finiscono sempre a parlare di sé.

Il bello è stato l’incontro dei due mondi, soprattutto mettersi a confronto con gente che sta vivendo la sua epoca d’oro, e vedere in che modo toccano i problemi e analizzano quello che li circonda”

 

I Fan Nuovi:

Non pensiamo che queste collaborazioni ci possano aprire tanto a un nuovo pubblico, secondo noi il 10/20% di quelli che ci hanno sentito ai live di Salmo è interessato a scoprire qualcosa di nuovo. È stato bello vedere che nelle aperture dei concerti di Salmo, il pubblico reagiva bene alle nostre canzoni. L’impatto sonoro e visivo dei Linea 77 è molto forte, ma ora i pubblici non sono più abituati a vedere sei persone sul palco saltare come facciamo noi. Sappiamo che non faremo cifre di Hip Hop, ma comunque questo non ci interessa.”

I Fan Vecchi:

E’ più difficile far felici i fan vecchi, che chiedono sempre di tornare come prima. Ma comunque hanno accolto bene i primi 3 singoli, perché l’anima dei Linea 77 c’è ancora ed è sempre presente.”

Il Futuro:

Non ci interessa cosa succederà dopo. Siamo liberi dal punto di vista artistico e mentale. noi ci consideriamo dei vecchietti che si divertono a fare quello che gli pare senza alcuna pressione. Abbiamo tutti altre vite, tre di noi sono papà, quindi le nostre vite sono completamente diverse rispetto a quando facevamo cento concerti l’anno. Siamo liberi dal concetto di dover fare qualcosa che deve essere venduto e deve piacere. La nostra storia parla per noi.”

Tracklist

1. AK77 feat Salmo & Slait
2. Sangue Nero feat ENSI
3. Cielo Piombo feat Samuel
4. Play & Rewind feat Hell Raton & Caparezza
5. Prison feat Axos
6. Senzalternativa feat Jack The Smoker

I LINEA77 sono Davide “Dade” Pavanello, Paolo “Chinaski” Pavanello, Nicola “Nitto” Sangermano, Christian “Tozzo” Montanarella, Paolo Paganelli, Fabio “Maggio” Zompa

I Linea 77 nascono a Torino nel 1993, e prendono il nome dalla linea degli autobus che li portava in sala prove, emblema di una band che in più di vent’anni di carriera non ha mai smesso di macinare chilometri su chilometri per tutta l’Europa e oltre.Sono sette i dischi realizzati finora, dagli esordi con Earache (storica etichetta inglese di metal estremo), passando per Universal fino al percorso indipendente con INRI: in mezzo ci sono centinaia di show suonati in tutta Europa (anche di spalla a mostri sacri quali Rage Against The Machine, Deftones, Korn, Soulfly e tanti altri) e la collaborazione oltreoceano con due dei produttori più importanti del globo, Toby Wright (Metallica, Korn, Slayer, Alice in Chains), e Dave Dominguez (Papa Roach, Staind, Guns ‘N Roses). Il suono della band ha attraversato molteplici fasi, ma ha sempre mantenuto una innegabile qualità: sia le hit underground degli esordi come “Touch” e “Ketchup Suicide”, che i singoli in rotazione in tutte le radio come “Fantasma”, “66” (con i Subsonica) “Inno all’Odio”, ”Il Mostro” ed “Evoluzione”, hanno aiutato la band ad alimentare il loro status di figura fondamentale del rock urbano in Italia. Il frutto degli anni passati sui palchi è la linfa dell’attuale seconda vita/line up dei Linea77, tornati capostipiti dell’underground italiano prima con L’Ep “La speranza è una trappola” e poi con il full lenght “OH!”, un disco nato per far saltare il pubblico sotto il palco: un ritorno alle origini sincero, prepotente e sfacciato. Dopo vent’anni passati a fare la Storia tornano nella primavera del 2019 con il singolo AK77, fuori per Polydor, in featuring con Salmo e Dj Slait. Insieme ai top player della crew Machete, il brano si arricchisce della produzione di Sir Bob Cornelius Rifo aka The Bloody Beetroots preannunciandosi come un pezzo destinato a scuotere ancora una volta le fondamenta del nuovo rock.

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