EMANUELE ALOIA: “Sindrome di Stendhal” fonde musica, arte e letteratura

EMANUELE ALOIA: “Sindrome di Stendhal” fonde musica, arte e letteratura

Dopo il successo di “L’urlo di Munch”, “Girasoli” e “Il bacio di Klimt”, Emanuele Aloia oggi conta più di 92 milioni di streaming e 68,5 milioni di views con la sua musica.

Con il suo album d’esordio “Sindrome di Stendhal” (Sony Music Italy), anticipato anche dal brano “Quando Dio ti ha inventata”, è pronto a trasformare l’arte in melodia.

Sindrome di Stendhal” è il primo progetto discografico del cantautore, contenente 13 tracce interamente scritte e composte da Emanuele Aloia, affiancato da Steve Tarta, che ne ha curato anche la produzione. “Notte Stellata” è il singolo e prima traccia dell’album, da domani in radio e su tutte le piattaforme digitali. Una canzone che si apre apparentemente come una ballad, per poi cambiare completamente ritmo, affidandosi alla dinamicità della chitarra e della cassa dritta. Emanuele è “un viandante sul mare che cerca un senso all’amore” e lo fa nel suo stile: affidandosi alla musica ed alle contaminazioni con l’arte, regalando quello che è il brano con più citazioni in assoluto all’interno del disco.

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’Arte che ricorre ogni 15 aprile, il cantautore 22enne  ha eseguito simbolicamente una sua canzone alla Galleria degli Uffizi, “Romeo e Giulietta“, nella sala che accoglie la celeberrima Nascita di Venere di Botticelli. Oltre all’esibizione, c’è stato un dialogo, sul tema dell’importanza dell’arte, tra il cantautore e il direttore del museo Eike Schmidt. La live session con l’esecuzione della canzone (che contiene riferimenti ai due massimi capolavori di Botticelli ospitati agli Uffizi, la Venere e la Primavera) e il colloquio tra il musicista e il direttore del museo sono stati trasmessi in doppia diretta sui canali TikTok delle Gallerie degli Uffizi e di Emanuele Aloia.

L’INCONTRO ALLA GALLERIA DEGLI UFFIZI

Abbiamo incontrato Emanuele in conferenza stampa, ecco cosa ci ha raccontato!

Sul nuovo album:

“Sindrome di Stendhal” è un disco molto vario, sia dal punto di vista concettuale sia dal punto di vista sonoro. Non è un concept album, pur avendo un filo conduttore, ed stato scritto e composto interamente da me. La produzione, invece, è a cura di Steve Tarta. Ho iniziato a lavorare a questo progetto un anno e mezzo fa. Tutto è iniziato con la pubblicazione da indipendente di “Girasoli”, una canzone molto importante nel mio percorso professionale. Mi ha dato fiducia e mi ha fatto capire che potevo impormi con tutte le mie caratteristiche nel mondo musicale contemporaneo. L’album si apre con quello che sarà il nuovo singolo, la ballad “Notte stellata”. Dalla metà della prima strofa ha un’evoluzione quasi inaspettata. Continua con “Mi stai già perdendo”, uno dei miei pezzi preferiti contenuti in “Sindrome di Stendhal”. Alcuni pezzi sono stati composti cinque anni fa, come “Buongiorno Principessa” ed “Ipocrisia”. Li abbiamo riarrangiati credendo nel loro potenziale. Sicuramente scrivo per una mia esigenza, poi ognuno potrà dare un’interpretazione personale ai brani che ascolterà.  

Sul legame artistico con la sua città, Torino:

Dopo il lockdown di marzo 2020, è stato bello poter tornare a passeggiare per le strade di Torino. Sicuramente ogni angolo della città ti fa respirare l’arte in ogni sua forma, è un museo a cielo aperto. 

Sulla passione per l’arte e la musica:

Ho iniziato a scrivere canzoni a 13 anni. Ho sviluppato l’aspetto della scrittura, quando mi sono reso conto che c’era qualcosa nascosto in ciò che scrivevo. Credo che sia importante per un’artsta avere un’identità conettuale (dal punto di vista dei testi) e melodica. inserire citazioni legate alla poesia, alla filosofia, all’arte, ha sempre fatto parte di me. Inconsciamente è una predisposizione che ho sempre avuto. In alcune canzoni ho citato Platone e Leopardi. questo legame c’è da sempre e si può vedere che mi accompagnato nella mia crescita artistica. 

Sul suo processo di creazione di un brano:

Di solito, i miei brani nascono da un giro di chitarra oppure attraverso una produzione di Steve. Confesso che non ho una vera e propria regola per la stesura di una canzone. Mi capita di pensare che un giorno potrei svegliarmi e perdere l’ispirazione. Ad oggi, ho più di 100 canzoni inedite da pubblicare. Abbiamo dovuto fare una scelta per questo disco, selezionando quelle più in linea con il mio primo progetto. Spero di riuscire ad incidere altri dischi e dare maggiore spazio a quei brani che attualmente ho dovuto mettere nel cassetto.

Sul pittore che lo ispira maggiormente:

Sono affezionato a Vincent Van Gogh e di conseguenza al brano in cui lo cito, “Girasoli”, che mi ha permesso di credere ulteriormente in questo progetto musicale. Penso sia stato un artista straordinario.

Sulle grandi personalità della cultura che avrebbe voluto incontrare:

Tra i pittori, sicuramente Monet. Tra gli autori, Eugenio Montale. Ho sempre amato la letteratura e la filosofia, le preferivo persino all’arte. 

Sul valore delle citazioni: 

Mi da molta soddisfazione sapere che attraverso la mia musica tanti ragazzi, anche attraverso i loro professioni, si siano avvicinati alla letteratura e all’arte. 

Sull’importanza di saper cogliere l’attimo:

“Mi stai già perdendo” è un pezzo introspettivo, dove si fa proprio riferimento all’importanza di dare valore al momento. Personalmente, non credo di esserne ancora pienamente capace.

WEB E SOCIAL:

Instagram –  @emanuele.aloia
Facebook – @emanuelealoiaofficial
TikTok –  @emanuele.aloia
YouTube –  @EmanueleAloia

Related Posts