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CANZONI DELLA SETTIMANA: le nuove uscite discografiche (19 dicembre) #NewMusicFriday

CANZONI-DELLA-SETTIMANA-51-2025

È arrivata la Newsic Friday Vol. 51-2025. Come al solito, il nostro esclusivo Newsic-rating guida un percorso tra le uscite più interessanti di questa settimana pre natalizia. Buon ascolto… 

LA PLAYLIST 

LE PAGELLE BRANO PER BRANO

Si! Boom! Voilà!  –  Voto 7,25 – VOILÀ è un affondo frontale: parole nude, tensione punk, ironia come lama laterale. Si! Boom! Voilà! osservano il mondo da una solitudine vigile, tra urgenza emotiva e sarcasmo corrosivo. Non scopre il male, lo smaschera.

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Sick Tamburo –  Voto 7,15 – Un brano viscerale, dove l’urgenza punk diventa narrazione. Una storia di disagio e di speranza nello stile Sick!

Kid Yugi –  Voto 7,00 – “Berserker” è Kid Yugi in assetto da guerra: verbo affilato, immaginario colto, furia trattenuta. Tra mitologia urbana e degrado contemporaneo, il brano colpisce per lucidità più che per violenza, fotografando i bassifondi senza compiacimento. Poi ha un rap che è un pugno emozionante. Real! 

DaBaby – Voto 7,00 – R&B levigato, beat emotivo e campionamenti delicati sostengono un flow concentrato e disciplinato. Un brano di resilienza e determinazione.

I Patagarri –  Voto 6,75 – “Sbronzi Fuori” fotografa con sarcasmo un vizio nazionale normalizzato: l’alcol come rito, scivolata collettiva, alibi culturale. I Patagarri oscillano tra ironia e lucidità critica, sostenuti da una produzione solida ma non risolutiva. Colpisce l’idea, meno l’affondo. Sardonico.

Tatum Rush –  Voto 6,75 – Tatum gioca ancora una volta con ironia e leggerezza: atmosfere sensuali, jazzy e sound variegati si intrecciano con audacia e fantasia divertita.

Levante  –  Voto 6,75 – Levante trasforma la danza in gesto collettivo, liberandola dall’autobiografia per farne rito condiviso. Il montaggio sonoro alterna sospensione ed energia carnale, mentre il testo scorre tra verità e disincanto. Suggestiva.

TFR – Voto 6,75 – La trasposizione musicale del disordine quotidiano che diventa una danza circolare, insistita, quasi ipnotica. I TFR lavorano sul paradosso: cercare senso nel rumore e trovarlo proprio negli interstizi più anonimi. Intuizione felice. Divertente e non banale! 

Kali Uchis – Voto 6,50 – Kali usa il reggaeton come tela di fondo, ma devia altrove: lo sviluppo sonoro si apre a orchestrazioni inattese, cercando spiragli di raffinatezza più che l’ennesimo hit automatico. Intuizioni brillanti.

Fieri di Noi – Voto 6,50 – “FIERI DI NOI – United 4 Children” trasforma la sofferenza in speranza: cori dei Ragazzi del Verga e voci celebri si intrecciano in un inno corale di forza, resilienza e umanità.

Fiks – Theo – Voto 6,50 – Tra errori, confessioni e rinascite, trasforma il caos in esperienza, l’amore in apprendimento. Invita a guardarsi dentro e a smettere di recitare. Intimo.

Giulia Petronio – Voto 6,30 – Avvolge l’ascolto in un’intimità cinematografica, tra pop d’autore e francesismi. Giulia Petronio lavora per immagini e sospensioni emotive, raccontando la perdita come spazio mentale più che ferita aperta. Raffinata, ma cauta.

Matilde –  Voto 6,25 – Pop con aperture amapiano, contaminazioni global dosate con grazia. Melodie morbide e vocalità luminosa funzionano, ma restano prudenti, più decorative che identitarie. 

Ansiah – Voto 6,25 – Una cartografia emotiva divisa per contrasti: intimità acustica e ferocia elettronica si fronteggiano come due poli dello stesso disagio. Ansiah fa del bipolarismo un codice espressivo, più concettuale che istintivo. 

Dinosauro – Voto 6,25 – “Grondaia” è un flusso nervoso che pulsa. Dinosauro lavora per accumulo emotivo, tra ansie ricorsive e tensioni irrisolte, costruendo un’ipnosi più mentale che fisica. 

 

Vins – Tormento – Jasley – Voto 6,00 – Malinconia patinata, ricadute emotive che tornano cicliche. Vins, Tormento e Jasley costruiscono un mood elegante ma trattenuto, più atmosferico che incisivo. 

Modà – Bianca Atzei – Voto 6,00 – Ripropone il melodramma sentimentale in versione impeccabile e innocua. Modà e Bianca Atzei intrecciano voci potenti e intenzioni sincere, ma senza scarti narrativi né rischi emotivi. Tutto corretto, nulla che sorprenda. Sanremese escluso? 

Mr. Rain –  Voto 6,00  – Mr. Rain procede su binari rassicuranti: pop levigato a trazione urban, archi dosati e frasi a effetto confezionate per l’impatto emotivo immediato. Funziona, ma senza rischio né scarti evolutivi. Tutto già visto, già sentito. Sanremese escluso due? 

Le Scimmie – Lele Blade – Vale Lambo – Niko Beatz  –  Voto 6,00 -Le Scimmie tornano sulle proprie ombre: atmosfere crepuscolari, bassi tesi, intimità urbana, memoria condivisa. Il DNA intatto, ma il gesto resta più commemorativo che necessario. Funziona per coerenza, non per urgenza

Nko – Artie 5ive – Capo Plazo – Nerissima Serpe –  Voto 6,00 – “WARZONE” colpisce duro sul piano sonoro: beat mastodontico, tensione cinematografica, energia da palco. Ma sotto la corazza resta il vuoto assoluto: testi stereotipati, pose misogine, immaginario esausto. Potenza senza pensiero, muscoli senza visione. Vacuo.

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