Recensione – 5 SECONDS OF SUMMER – “Everyone’s A Star!”

A oltre dieci anni dal debutto, i 5 Seconds of Summer scelgono di rilanciare la propria identità anziché iconizzarla. 

“Everyone’s A Star!” non celebra un nostalgico ritorno al pop-punk: preferisce riattivarne il nervo, filtrandolo attraverso un’estetica ibrida che mescola pulsazioni rave, slanci alt-rock e un’ironia generazionale che non teme di guardare in faccia la propria storia.

Il disco gioca con l’idea di “nuova giovinezza” senza scadere nel revivalismo compiacente: synth rétro, linee di basso sinuose, spoken-word distorte” e un gusto melodico da primi anni Duemila costruiscono un linguaggio sonoro che è più autocoscienza che ammiccamento. Le liriche, intrise di una sensibilità post-punk anni ’80 interiorizzata e resa pop, affrontano la natura deformante delle relazioni parasociali, il logorio della visibilità costante e le micro-contraddizioni del crescere sotto un riflettore che non si spegne mai.

L’album è stato creato nel corso del 2024 e del 2025 tra Los Angeles e Nashville, scritto e prodotto in collaborazione con nomi del calibro di Jason, Julian Bunetta e John Ryan.

EVERYONE’S A STAR! è il suono più “nostro” che abbiamo mai avuto, e siamo così orgogliosi di condividerlo con tutti coloro che hanno preso parte a questo viaggio.”

L’album funziona meglio quando la band lascia filtrare un’umorosa auto-smascherata: qui i 5SOS riescono a metabolizzare le critiche ricevute negli anni trasformandole in materiale narrativo. Non tutto è calibrato con la stessa precisione — alcune scelte produttive scivolano verso una prevedibilità che smorza il rischio — ma il tentativo di riformulare la propria grammatica musicale è evidente e convincente.

“Everyone’s A Star!” suona come un nuovo esordio impossibile: più maturo, più disciplinato, eppure ancora animato da quell’urgenza adolescenziale che la band maneggia ora con più distacco e meno impulsività.

Non un’opera di rottura, ma un lavoro coerente, consapevole, e soprattutto libero dall’ansia di inseguire tendenze esterne. È l’autoritratto aggiornato di un gruppo che ha imparato a prendersi sul serio senza prendersi troppo sul serio.

DA ASCOLTARE SUBITO

Everyone’s A Star! – NOT OK – No. 1 Obsession

DA SKIPPARE SUBITO

Poco più di una mezzora di energia pulsante! Utile ma forse non indispensabile!