Il tredicesimo album dei Saint Etienne ha il sapore di un epilogo. International segna la chiusura di un percorso trentacinquennale che ha inseguito, con ostinazione e grazia, l’idea di un pop perfetto: elegante, diafano, sempre più evocativo che assertivo.
Non è uno scioglimento traumatico, ma un atto consapevole: Bob Stanley, Pete Wiggs e Sarah Cracknell restano un sodalizio umano indissolubile, ma decidono di fermarsi prima che la routine eroda il senso stesso della loro ricerca. Dopo il notturno e introspettivo The Night (2024) il trio sceglie un congedo di segno opposto: un album solare, permeato di leggerezza e desiderio di festa di fine anno.
“International” vive infatti di una vitalità contagiosa, affidata a un parterre di collaborazioni che non suonano come esercizio di prestigio ma come naturale conversazione tra affinità elettive. Glad, co-scritto con Tom Rowlands dei Chemical Brothers, mette subito in chiaro la direzione: un pop luminoso, immediato, ma mai banale, reso ancor più brillante dal cameo di Jez Williams (Doves). C’è poi l’incontro con i Confidence Man – dichiarati fan e ora complici – che dona a Brand New Me una freschezza che sembra scivolare dal 1991 a oggi senza soluzione di continuità.
Il disco attraversa territori diversi, ma sempre riconoscibili: Sweet Melodies con Erol Alkan, Two Lovers con Vince Clarke, il duetto con Nick Heyward in The Go Betweens, fino a Take Me To The Pilot in collaborazione con Paul Hartnoll degli Orbital. Ogni brano è una variazione sul tema di un pop sofisticato e corale, che non rinuncia alla malinconia di fondo tipica della band.
Il finale è affidato a The Last Time, una traccia che sa di addio: non un colpo di teatro, ma un saluto misurato, intriso di gratitudine e lucidità. Così i Saint Etienne chiudono la loro discografia, lasciando un corpus coerente, spesso sottovalutato e mai del tutto riconosciuto nella sua reale statura storica.
“International “è un disco che fotografa la band nel suo stato più autentico: leggero e riflessivo, intimo e condiviso. Un addio che ha il calore di una festa, ma anche la lucidità di chi sa quando abbassare il sipario.
Come concludere questa recensione se non con grazie per la vostra musica!
DA ASCOLTARE SUBITO
Glad – Brand New Me – Two Lovers
DA SKIPPARE SUBITO
Nulla. 42 minuti di pop da manuale!
SCORE: 8,00
TRACKLIST
Glad
Dancing Heart
The Go Betweens
Sweet Melodies
Save It For A Rainy Day
Fade
Brand New Me
Take Me To The Pilot
Two Lovers
Why Are You Calling
He’s Gone
The Last Time
DISCOGRAFIA
1991 – Foxbase Alpha
1993 – So Tough
1994 – Tiger Bay
1998 – Good Humor
2000 – Sound of Water
2002 – Finisterre
2005 – Tales from Turnpike House
2012 – Words and Music by Saint Etienne
2017 – Home Counties
2021 – I’ve Been Trying to Tell You
2025 – International
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