SUMMERTIME: le colonne sonore a cura di GIORGIO POI

SUMMERTIME: le colonne sonore a cura di GIORGIO POI

“Summertime” è la nuova serie tv Netflix tutta Made in Italy. Lasciando fare i critici cinematografici ai critici cinematografici (che in realtà è un modo per non dare giudizi non troppo lusinghieri), se c’è una cosa che spicca tra una puntata e l’altra, a parte la fotografia forse merito della magnifica Romagna, quella è la scelta delle colonne sonore, affidata a Giorgio Poi.

Dovevo scegliere tra “Summertime” e “Hollywood”, sono questi i due titoli Netflix del momento. Allora mi sono detto: iniziamo con quella che mi piacerà di meno per lasciar spazio poi a quella che mi piacerà di più. Come quando hai nel piatto due cose da mangiare e allora mangi prima quella che ti piace meno per fare sì che in bocca, per un po’ più di tempo, ci sia il sapore della roba che ti piace di più. E fortunatamente è andata come speravo. Non che sia una serie tv brutta, anzi, il timore è che forse quest’effetto qua fosse anche voluto. E alla fine m’è pure dispiaciuto non vedere qualche puntata in più. D’altronde, il celebre “gusto dell’orrido” (il paragone non è assolutamente centrato, sia chiaro che “orrido” è altro) alberga in me da sempre.

Tre cose su tutte però la fanno da padrone in tutta questa cosa qua: la fotografia di Federico Schlatter, la Romagna (che averla a così poca distanza da casa e non poterla raggiungere mi distrugge dentro) e le colonne sonore.

Le colonne sonore, sì, che in questo caso sono state curate nientepopodimeno che da Giorgio Poi che a tal proposito ha dichiarato:

Non avevo mai composto una colonna sonora, ma avevo sempre desiderato farlo. Vista l’ambientazione ho pensato di utilizzare un set ‘da spiaggia’, ricorrendo quindi a chitarre classiche, shaker, piccole tastiere e percussioni, arricchiti poi da altri elementi come pianoforte, archi e sintetizzatori per raccontare i diversi stati d’animo che emergono nella serie. Mi piaceva l’idea di costruire qualcosa di profondamente melodico, lavorando su diversi temi musicali e declinandoli a seconda delle esigenze narrative”.

Inutile dirvi che la maggior parte delle canzoni sono parte dell’indie pop italiano, di cui lo stesso Giorgio Poi è un celebre rappresentante.

Netflix (maledetto, che ci precede sempre) ha creato una playlist su Spotify delle colonne sonore della serie. Ve la proponiamo qua. Se avete ancora visto “Summertime” (e magari non avete nemmeno intenzione di farlo) durante l’ascolto vi basti immaginare un gruppo di adolescenti in un’estate romagnola. Se poi volete dare loro un volto, tra gli attori ci sono: Ludovico Tersigni (già visto in “Tutto può succedere” e “Skam Italia”) che interpreta Ale, Coco Rebecca Edogamhe che interpreta Summer, Giovanni Maini che interpreta Edo, Amanda Campana che interpreta Sofia, Andrea Lattanzi che interpreta Dario. Nota di merito: Thony, già musicista, che interpreta Isa, la mamma di Summer.

Immaginateveli pieni di “problemi” nel clou della loro adolescenza, d’estate a Cesenatico, e in sottofondo questi pezzi bomba qua sotto.

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