SPIRITUALIZED Here It Comes (The Road) Let’s Go il nuovo singolo

SPIRITUALIZED Here It Comes (The Road) Let’s Go il nuovo singolo

“Here It Comes (The Road) Let’s Go” è il secondo singolo per gli Spiritualized.

Jason ha detto: “Here It Comes (The Road) Let’s Go è una lista di istruzioni che, se seguita, permette agli ascoltatori di trovare la mia casa. L’itinerario è vero ma è sulla west coast statunitense quindi il fatto che la casa sia mia, è finzione. Volevo che tutto finisse in maniera felice, ma alla fine lascia solo una piccola traccia di tristezza.”

 
Dalla ninna nanna in apertura “A Perfect Miracle”, al codice morse in chiusura “Sail on Through”, gli Spiritualized creano strato dopo strato un sound trascendentale e una collezione di brani ipnotici e cinematografici.

Ci sono momenti – il climax fragoroso di “On the Sunshine”, il valzer spettrale in “The Prize”, l’imponente assolo di chitarra in “I’m Your Man” – dove le ondate di noise travolgono ed è possibile immaginarsi le casse di uno studio che vibrando si staccano dalle pareti.
 
L’album è stato interamente composto e registrato da Jason Pierce, AKA J. Spaceman, in una stanza di casa sua in East London. Seduto in una suite a Whitechapel un mese dopo aver finito di registrare, Jason parla onestamente del processo frustrante dietro alla creazione di And Nothing Hurt.

“Fare questo album da solo mi ha fatto impazzire più di qualsiasi cosa abbia mai fatto. Stavamo facendo degli spettacoli enormi e volevo davvero catturare quel sound ma senza il denaro necessario. Quindi comprai un computer e feci tutto in una piccola stanza di casa mia.”

Per una generazione di artisti nati e cresciuti nell’era digitale registrare nella propria camera da letto è una cosa normale, mentre per gli Spiritualized lo studio è sempre stato un membro extra della band, un elemento fondamentale nella creazione di alcuni tra gli album più acclamati nell’era moderna. Questa volta è stato molto diverso. Senza basi nella registrazione digitale, Jason ha dovuto imparare tutto da zero.

“La cosa più importante per me era quella di farlo sembrare una sessione in studio. Ma ero nuovo a tutto ciò, non conoscevo tutti i trucchetti che le persone usano quando stanno registrando un album – rimasi seduto lì per settimane…mesi…aggiustando i livelli un po’ alla volta per cercare di ottenere il suono giusto.”

Per l’ascoltatore, le nove tracce contenute in And Nothing Hurt, replicano la forza e la grandezza dei precedenti album degli Spiritualized.

“Sperimentando e facendo molti errori, ho imparato come si fanno le cose. Ho trascorso due settimane ascoltando album classici e strimpellando accordi sulla chitarra. Quando trovavo qualcosa di interessante, lo campionavo e cercavo un nuovo accordo che stesse bene. Mi ci sono volute settimane per mettere tutto a posto. Ma se devo essere onesto, tutto ciò che volevo era qualcuno che venisse a suonare le parti portando qualcosa di proprio nel nuovo album”.

Dal punto di vista dei testi, And Nothing Hurt tocca tematiche legate al passare del tempo e all’accettazione della propria età. “Non voglio combattere contro la mia età, si tratta di accettarla. E senza malcontento – non mi arrabbio con l’inevitabile. Ho passato molto tempo a pensare a come tenere insieme tutti i brani, cercando di dare un senso ai testi al posto di buttare giù dei versi che rimassero fra loro.”

Durante la creazione di And Nothing Hurt, Jason ha continuato a pensare che questo sarebbe stato l’ultimo album degli Spiritualized. Con l’album completato e una nuova etichetta, Bella Union, si sente ancora così?

“Ero sincero a proposito dell’album e sento ancora che potrebbe essere questo il caso. È stato un duro lavoro. Mi sono trovato ad impazzire per così tanto tempo. Non è come se non ci fosse un ritorno, adesso sto bene…è solo che è una cosa così difficile da fare, creare un album così, da solo. È quasi come se non mi spingo verso la pazzia non andrà bene. E so che sarà così ogni volta. Qual è la definizione di pazzia? Fare la stessa cosa più volte aspettandosi un risultato diverso ogni volta. In parte lo faccio. Penso che il più grande obiettivo sia quello di fare qualcosa che valga il tempo e lo sforzo impiegati. E più tempo e sforzo ci metti, più l’obiettivo sarà grande. Sapevo di dover fare qualcosa di buono. E un lato positivo di registrare quest’album è quello che poi lo suoneremo dal vivo. È sempre la cosa più bella; tutti contribuiscono al sound, questa cosa meravigliosa che sembra arrivi dal cielo.”

 

(cs)
30 Luglio 2018

 

 

 

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