Recensione: ULTIMO – “Alba” [Traccia per traccia]

Recensione: ULTIMO – “Alba” [Traccia per traccia]

Ho provato ad ascoltare questo nuovo disco di Ultimo senza pregiudizi di sorta. Senza farmi condizionare da stereotipi e snobismi inutili. L’ho provato ad ascoltare dall’inizio alla fine. 

Quello che ci trovato, alla fine dei 47 minuti del disco, è il riassunto sonoro di un autore intenso che si muove ancora una volta con il suo pianoforte tra le pieghe dell’animo in modo intimo e delicato. 
Un artista che riesce a raccontare amori che riempiono il cuore così come amori che lo spezzano e fanno piangere.
Un artista onesto e coerente con il suo stile, con la sua linea musicale, senza mai farsi ammaliare e accecare da feat inutili e ricerche di hit facili.  

Un artista forse un po’ ripetitivo ma pur sempre questa è la sua musica. Può piacere o non piacere ma quello è solo un parere soggettivo. 

Ho trovato Ultimo.
Ultimo come me lo aspettavo e come me lo immaginavo e se lo aspettavano i tanti estimatori che lo seguono e riempiono gli stadi e le arene nelle sue puntate live.

Ho trovato anche qualcosa che mi ha attirato particolarmente, tipo l’urban contemporaneo che splafona quasi nel jazz di Tu, proprio non male in questa dimensione.  

Ho trovato Ultimo dall’inizio alla fine, dall’alba al tramonto. 

TRACCIA PER TRACCIA RACCONTATA DA ULTIMO

ALBA

è una canzone che disegna una connessione con la parte più nascosta di me. Quella parte che tutti abbiamo, ma che, purtroppo, tendiamo a perdere di vista data la continua contaminazione esterna a cui siamo esposti quotidianamente. È una lettera per chiunque voglia guardarsi dentro e provare a ricominciare. È rivolta all’essere umano, alle sue fragilità e al bisogno che sente di superare i suoi limiti;

 NUVOLE IN TESTA

canzone/sfogo scritta mentre guardavo gli scatoloni del trasloco, pensavo a quanto fosse difficile far capire quello che avevo dentro. C’è una frase che è un po’ il riflesso di noi giovani: “tu non sai che c’ho dentro”;

AMARE

è la canzone d’amore per eccellenza. Un amore che va a gonfie vele, un amore che esprime salvezza. Quando la scrivevo mi ha dato la stessa sensazione datami da “La stella più fragile dell’universo”, come se fossero gemelle, per questo ho voluto mantenere anche la stessa posizione nella tracklist (vedi tracklist “Peter Pan”, ndr);

 TUTTO DIVENTA NORMALE

è l’altra faccia di “Amare”. Tutte le cose belle diventano normali, al di là dell’amore, qualsiasi cosa nella vita ti porta a una normalità anche un po’ noiosa. Brano in cui musica “felice” crea un dualismo con il testo;

TU

molto legato al sound R&B più melodico. In un attimo mi ritrovo a una cena a lume di candela, a New York;

VIVO PER VIVERE

altro brano “fresco” del disco. C’è una frase che mi rappresenta appieno: “resta con me, mentre cammino da solo”;

TI VA DI STARE BENE

racconta la voglia di chiedere a una persona la cosa più semplice e bella del mondo: ti va di stare bene?

VIENI NEL MIO CUORE

scritto per il tour Ultimo Stadi 2022, questo tipo di brani sono una parte importante della mia musica a cui tengo molto;

SONO PAZZO DI TE

come “Vieni nel mio cuore”, un brano da stadio: unici veri uptempo del disco;

JOKER

Ho visto il film con Joaquin Phoenix e sono rimasto scioccato. Joker è un ultimo, sentivo il bisogno di prenderne le parti. In lui c’è sicuramente una predisposizione all’errore, ma è stato il mondo a far sì che diventasse cattivo;

LA PIOGGIA DI LONDRA

un altro brano scritto a Londra. Londra è una città che idealizzo molto, quando sono a Roma la penso tanto. Lì ci ho scritto buona parte del disco e con questo volevo descriverne la magia. Inizia la discesa che accompagna verso la chiusura del disco: è un pezzo molto intimo, cantato quasi sottovoce fino all’esplosione finale;

TORNARE A TE

tra le mie preferite del disco. È la fotografia della malinconia, spiegata con frasi quasi “spruzzate”, in un vero e proprio flusso di coscienza. È un brano che mi piace definire impressionista. C’è un’evoluzione musicale che fa sì che il brano sia come un viaggio, che esplode alla fine;

LE SOLITE PAURE

come per “Amare” e “La stella più fragile dell’universo”, questa è la sorella gemella di “Sogni appesi”. Nel testo è presente una frase che è un po’ il manifesto della mia musica, della mia “missione”: “lo so bene, dovrei avere anch’io una vita, ma ho scelto di usar la mia per crearne una collettiva”;

 TITOLI DI CODA

è la chiusura ideale, s’inizia con “Alba” e si conclude con questo brano. Non è la fine, ma è vivere la fine, quando ti accorgi che le cose non vanno come pensavi. 

SCORE: 6,25

DA ASCOLTARE SUBITO

Amare – Tu – Titoli di coda

DA SKIPPARE SUBITO

Un ascolto senza skippare va bene.
Poi il troppo miele a volte storpia…Se proprio devo skippare qualcosa che non mi ha fatto impazzire è l’uptempo di Sono pazzo di te.

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2017 – Pianeti
2018 – Peter Pan
2019 – Colpa delle favole
2021 – Solo
2023 – Alba

VIDEO 

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