Recensione: U2 – “Songs of Surrender”

Recensione: U2 – “Songs of Surrender”

Fare canzoni che rimangono nel tempo non è cosa semplice. Gli U2, da oltre quarant’anni fanno canzoni, belle canzoni.  

Gli U2 del 2023 avrebbero potuto realizzare l’ennesima raccolta. Un qualcosa che comunque sarebbe andato bene ai fedelissimi fan della band irlandese.

Avrebbero potuto anche pubblicare qualcosa di nuovo. Immagino che nei loro cassetti ci sia materiale per album e album, ma forse hanno pensato che se le canzoni sono rimaste tutto questo tempo nei cassetti forse un motivo ci sarà stato!

Allora hanno deciso di rivestire parte del loro infinito catalogo.
Una rilettura della loro storia.

Un monumentale pacchetto composto di 40 canzoni del passato, rifatte, ripensate, risuonate, rese essenziali, acustiche e frutto delle sessioni di studio registrate negli ultimi due anni.

“Songs of Surrender” è proprio questo. Ogni U2 ha scelto le canzoni di uno dei quattro dischi.

 The Edge ha raccontato del progetto: “La musica ti permette di viaggiare nel tempo, e siamo diventati curiosi di scoprire come sarebbe stato portare alcune delle nostre canzoni degli inizi con noi nel presente, dando loro una veste del 21mo secolo.
Ascoltare le canzoni interagire tra loro, e trovare l’ordine dei quattro album è stato molto emozionante; trovare i passaggi più sorprendenti, avere l’opportunità di fare come un Dj. Una volta decisi i 4 differenti album è stato facile decidere chi dovesse rappresentare ognuno di loro”. 

Dopo le quasi tre ore di ascolto mi si è aperto il mondo e finalmente ho capito l’essenza del manufatto.
Le canzoni sono state ripulite dall’energia, dalla rabbia, dall’emergenza e dal furore storico che le caratterizzavano. 

Sono tornate all’essenza, intime, sottili, struggenti e penetranti allo stesso ma questa volta non dalla pancia ma dal cervello, dall’anima. 

Le belle canzoni, in ogni modo le rivesti o le riconfezionim rimangono sempre belle canzoni e questo gli U2 lo sanno!
Però… 

SCORE: 7,00

DA ASCOLTARE SUBITO

Impossibile sceglierne tre. Troppo materiale e troppa storia! Da ascoltare subito tutto

DA SKIPPARE SUBITO

Assolutamente nulla. Da gustare i quattro capitoli volta per volta..

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

1980 – Boy
1981 – October
1983 – War
1984 – The Unforgettable Fire
1987 – The Joshua Tree
1988 – Rattle and Hum (studio & live)
1991 – Achtung Baby
1993 – Zooropa
1997 – Pop
2000 – All That You Can’t Leave Behind
2004 – How to Dismantle an Atomic Bomb
2009 – No Line on the Horizon
2014 – Songs of Innocence
2017 – Songs of Experience
2023 – Songs of Surrender

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