Recensione: MILEY CYRUS – “Plastic Hearts”

Recensione: MILEY CYRUS – “Plastic Hearts”

Miley continua a viaggiare nel mondo della musica (pop). Dopo avere provato la versione educanda e  mielosa, le atmosfere banger e trasgressive, il country e perfino la psichedelia questa volta si mette gli abiti da rockettara e canta come una vera rockstar degli anni ottanta. 

Ad accompagnarla in questo suo viaggio indietro nel tempo ci sono pop star di questi anni (Dua Lipa), come protagonisti del rock degli anni ottanta (Billy Idol, Joan Jett, Stevie Nicks), che, non sono solo ospiti, ma piuttosto modelli da imitare e seguire. 

Per enfatizzare il tutto Miley gioca ancora una volta con la sua immagine. Per farlo chiede l’aiuto a Mick Rock, fotografo delle icone del rock di quegli anni che la cattura in questa veste acidula e rockettara. 

Miley ha ventotto anni appena compiuti e vuole fare ancora casino e divertirsi in modo sfrontato. Lei può fare quello che vuole e ne è consona. Quindi le piace osare e sperimentare e fare cose al di fuori della sua confort zone. 

Un esempio del mood del disco è Night Crawling il pezzo con mister Rebel Yell, Billy Idol, una cavalcata rock-wave, tra synth e chitarroni, perfetta per gli anni ottanta così come il Bad Karma del duetto ad elevata sensualità con Joan Jett. 

La voglia rock si sente un po’ ovunque. La si sente negli assoli di chitarra, nel suono della batteria, negli arrangiamenti che attraversano tutto il disco. 

Personalmente gli episodi che preferisco sono comunque quelli dal piglio più moderno Prisoner o Midnight Sky dove la rock attitude è più placata. 

It’s no only rock ‘n’ roll Miley 😈 

SCORE : 6,75

TRE CANZONI DA ASCOLTARE SUBITO:

Prisoner – Night Crawling –  Midnight Sky 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2007 – Meet Miley Cyrus
2008 – Breakout
2010 – Can’t Be Tamed
2013 – Bangerz
2015 – Miley Cyrus & Her Dead Petz
2017 – Younger Now
2020 – Plastic Hearts

VIDEO 

WEB & SOCIAL

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