Recensione: INTERPOL – “The Other Side of Make-Believe”

Recensione: INTERPOL – “The Other Side of Make-Believe”

Recensire un disco degli Interpol non è cosa semplice. Ci vuole attenzione, predisposizione emotiva, ci vuole einfuhlung!

“The Other Side of Make-Believe” è un disco che esplora l’oscurità, un viaggio profondo e criptico tra le sinistre sottocorrenti della vita contemporanea, brani permeati da un desiderio bucolico e una ritrovata grazia.

Suoni cupi con gli arrangiamenti di chitarra di Daniel Kessler che si elevano, percussioni battenti ed ossessive e su tutti, la voce potente e cavernosa di Paul Banks che riesce a sfoderare una vulnerabilità inedita.
Il tutto però in maniera più morbida, misurata e intima dell’album predecessore “Marauder” e senza nulla di particolarmente tumultuoso,

Dopo tutto, dice Banks,

c’è sempre una settima occasione per una prima impressione”.

Un disco che trasuda di un processo evolutivo lento. Banks è stato a Edimburgo per quasi nove mesi. Metodicamente si sedeva davanti ad una finestra con una penna, un blocco e imbracciando un basso dal color crema. Una metodologia diversa, costretta dalla pandemia, rispetto al metodo del passato. 

A vent’anni dall’uscita del loro album accecante debutto “Turn on the Bright Lights”, gli Interpol sembrano avere un finalmente ritrovato un loro luogo. 

Tra le solite dense immagini liriche, ci sono battute che suggeriscono ottimismo, o almeno un’esperienza conquistata a fatica:

Continuerò ad andare avanti, tutti gli ostacoli sulla mia strada sono caduti” canta Bank nella conclusiva Go Easy (Palermo). 

Il limite di questo disco è la sua collocazione temporale. Io lo sto ascoltando sudando, con oltre trenta gradi all’ombra.
Un caldo offuscante sentimenti ed emozioni. Non è un disco da ascoltare in estate.
È un disco dalle tinte autunnali che ti fa crogiolare nella nebbia del mondo.

Difficile il suo sviluppo estivo ma non impossibile. Forse è possibile a bucare le cupe nuvole della band e fare uscire la luce… 

SCORE: 8,00

DA ASCOLTARE SUBITO

Into The Night – Renegade Hearts – Gran Hotel

DA SKIPPARE SUBITO 

Anche con il caldo asfissiante non ho skippato nulla … anzi l’ho risentito a loop più volte! 

TRACKLIST

DISCOGRAFIA 

2002 – Turn On the Bright Lights 
2004 – Antics
2007 – Our Love to Admire
2010 – Interpol 
2014 – El Pintor
2018 – Marauder 
2022 – The Other Side of Make-Believe

VIDEO 

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