Dopo l’uscita a settembre del suo ultimo lavoro discografico, A Wonderful Life, TOM ODELLè tornato in tour e ha fatto tappa in Italia per un unico appuntamento al Forum di Milano.
Il concerto si è aperto in punta di piedi: i primi brani erano solo voce e piano, in una intimità inusuale per un palasport. Sul palco c’era soltanto Odell, seduto al piano sotto due fari bianchi, con un primo sipario nero a fare da sfondo. Si è cominciato subito con il classico “momento torcia del cellulare” (l’ex accendino), in un’atmosfera delicata, intima e molto melodica.
Al quarto pezzo lo scenario è cambiato: con un primo crescendo è entrata la band — chitarra, basso, batteria, violino e fiati (tromba e sax) con quello che si è rivelato uno degli schemi ricorrenti della serata: brani che partono voce e piano per crescere lentamente e culminare in finali talvolta imperiali, come quelli di “Spinning” o di “Black Friday”, che ha chiuso la prima parte del concerto (titolo perfetto alla vigilia del black friday commerciale).
I lunghi crescendo ricordano talvolta Cocciante, ma meno rabbiosi: è la melodia la vera guida del concerto e dello stile di Odell. Il cantante mette spesso in mostra le sue doti vocali, con un vibrato marcato e suggestivo. La sua musica accarezza e poi scuote, affidando il momento conclusivo soprattutto alla band e alla potenza degli arrangiamenti. Odell punta più sul sentimento che sull’energia fine a se stessa, accompagnando il pubblico con grande delicatezza, come accade in “The End”, pezzo intimo per voce, piano e violino.
Il pubblico ha reagito con calore: dalle prime file è partito il coro “Sei bellissimo” sulla celebre canzone di Loredana Bertè, che la band ha provato a seguire. L’ambientazione dello show aveva un sapore quasi teatrale — del resto sarebbe stato forse il luogo ideale per un concerto del genere, che in uno spazio meno dispersivo avrebbe potuto mantenere intatta la tensione emotiva senza dover necessariamente alzare il volume.
Dopo una breve pausa, Odell e la band sono tornati sul palco trasformando lo show: energia e vitalità hanno preso il sopravvento, la chitarra è diventata più energica, sono entrate contaminazioni rock-soul, l’esecuzione si è fatta più serrata e Tom sale, come consuetudine, in piedi a ballare sul pianoforte. Tuttavia, si è trattato di una parentesi: con “Heal” Odell è tornato al suo registro melodico e intimo, conducendo il pubblico fino alla conclusione del concerto tra intro pianistici e sfuriate finali.
Un concerto elegante, pensato per anime sensibili; astenersi gli amanti del rock puro e chi cerca spettacoli di maggior visceralità, qui domina l’emotività e il sentimento.
Recensione di Luca Trambusti per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)
LA SCALETTA

Strange House
ugly
Best Day of My Life
Grow Old With Me
Can’t Pretend
Spinning
Somebody Else
I Know
Don’t Let Me Go
Don’t Cry, Put Your Head on My Shoulder
The End
Black Friday
Encore:
Parties
Can We Just Go Home Now
Answer Phone
Heal
End of Suffering
Another Love