Recensione concerto – CALIBRO 35: il moderno vintage che cattura

Recensione concerto – CALIBRO 35: il moderno vintage che cattura

Dopo essere partiti in tour, in contemporanea con l’uscita del nuovo disco, i CALIBRO 35 chiudono questa serie di date iniziate a maggio al Primavera Festival.

L’ultimo live nei club è a Milano, all’Alcatraz dove tornano nuovamente nella configurazione più intima, che sfrutta il secondo palco del locale milanese e ne riduce la capienza, ma non toglie la bellezza, la potenza e l’energia della musica del trio/quartetto che per l’occasione di festa di fine tour porta sul palco una serie di amici musicisti legati alla band.

Dopo un’intro registrata in cui si fa riferimento al film del 1966 di PP Pasolini “Uccellacci e Uccellini” (Totò protagonista con Ninetto Davoli) il primo brano della serata è un mid tempo calmo pacato, ma nel perfetto stile dei Calibro il salto in un altro mondo è repentino e così il brano successivo ti proietta (a proiettile) in un altro contesto, un universo sonoro più potente, veloce, cattivo acido mentre la terza traccia introduce l’elemento “ritmo” che spesso ritorna nella serata, qui in veste di un funky acido e psichedelico.

Dopo questi primi tre brani arriva il momento de primo ospite e sul palco sale Roberto Dellera. voce nella cover dei Calibro de “L’appuntamento” di Ornella Vanoni, uscita nel 2008 agli esordi della band. Qui il brano viene cantato dal coro dell’intero pubblico dell’Alcatraz. Segue un altro trio di canzoni, tra cui l’ottima “Fall It”, al termine del quale arriva l’inserto audio estratto da un film, terminato il quale i Calibro calano i passamontagna e fanno salire i rumori di “Trafelato” in una appassionata e appassionate versione free jazz che strappa gli applausi.

È il momento per un’altra ospite. Questa volta a Fabio Rondanini, Massimo Martellotta ed Enrico Gabrielli sul palco si aggiunge ARYADELGADO, voce della canzone “World Is Blind”, composta dai Calibro come sigla delle due stagioni della serie TV Blanca in onda su Rai 1. La versione che ne esce è forse un po’ sotto le aspettative, d’altronde nella sua veste discografica è di notevolissimo livello.

Segue poi un interessante blocco in cui i Calibro 35 con la loro musica danno dimostrazione di ciò che sono capaci di fare, di come sono abili nel miscelare stili, nel bilanciarli, nel viaggiarci dentro. Si va dall’acid jazz al progressive (con tanto di accenno di “Bouree” dei Jethro Tull, ma di derivazione bacchiana), senza dimenticare abbondanti dosi di psichedelia. Così sono fatti i Calibro 35: amano mischiare, confondere le idee e le carte in tavola, sono capaci di spiazzarti con del free jazz e pochi minuti dopo farti ballare.

Il terzo blocco del concerto si apre con un ulteriore “skit” che questa volta appassiona i boomers, la famosa tele(radio)cronaca dell’allunaggio fatta da Tito Stagno in quel fatidico 20 luglio 1969 (manca tuttavia la successiva diatriba con Ruggero Orlando sull’esatto momento dell’”ha toccato”). Finito il ricordo i Calibro tornano sul palco vestiti da astronauti, un po’ alla Rockets (il gruppo francese che a fine anni ’70 si presentava in scena con i componenti completamente argentati). Nel blocco, subito dopo la cinematografica “CLRB35” spicca la lunga “Universe of 10th dimension”, compendio di quell’evoluzione musicale di cui si diceva sopra. Qui si va dall’estrema psichedelia al ritmo adatto a ballare, cosa che tutti fanno in maniera irrefrenabile e che si prosegue a fare anche nella liquidità e fluidità di “Gun Powder”.

I bis si aprono con la presenza in scena del sempre ottimo Venerus  con cui la band ha scritto e registrato – insieme a Mace – il brano “Sei acqua”, contenuto nell’album di Venerus “Magica musica” (2021) e che ovviamente rieseguono insieme in una delicata versione. Si va verso la conclusione. Con un salto nel tempo dei Calibro arriva il momento di chiudere, il concerto ed il tour, pronti per stupire anche l’Europa (come hanno già fatto).

I Calibro 35 da anni si sono evoluti, affrancandosi da quell’immaginario delle colonne sonore dei poliziotteschi degli anni ’70 arrivando ad uno stile che contiene sempre un qualcosa di vintage ma allo stesso tempo è assolutamente moderno, in linea con l’oggi (e forse anche oltre). Certo non propongono quei suoni omologati e “comuni” quanto piuttosto quelli figli di una ricerca attenta ed accurata, che nel live si unisce anche ad un light show che diventa parte integrante dello spettacolo stesso.

Fabio Rondanini, Massimo Martellotta ed Enrico Gabrielli (a cui si unisce in questo tour Roberto Dragonetti al basso), con la regia di Tommaso Colliva sono grandi musicisti, che con le loro capacità nel giocare con note, strutture, suoni e strumenti sono riusciti a costruire un mondo sonora unico, inequivocabile e caratterizzante. Da seguire sempre con grande attenzione, non deludono mai, soprattutto in veste live.

SCORE: 8,50

Recensione di Luca Trambusti per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)

LA SCALETTA

IN TOUR 

Il “NOUVELLES AVENTURES ON TOUR”, live di accompagnamento del nuovo album NOUVELLES AVENTURES, ora cambierà nome e diventa il NOUVELLES AVENTURES EUROTOUR, che prenderà il via il 26 ottobre a Monaco (Grimaldi Forum), per poi proseguire il 16 e 17 novembre a Londra (The Forge), il 18 novembre a Parigi (Petit Bain), il 21 novembre a Barcellona (Parallel 62), il 22 novembre a Valencia (El Loco), il 23 novembre a Zaragoza (Gorila) e il 24 novembre a Madrid (Sala Villanos).

WEB & SOCIAL 

https://www.instagram.com/calibro_35

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