MILANO DESIGN WEEK: cinque album da ascoltare

MILANO DESIGN WEEK: cinque album da ascoltare

E’ una delle settimane più belle di Milano. Meno snob della Fashion Week, meno geek della Digital Week, la Milano Design Week ha qualcosa in più di tutte le altre “something week” milanesi.

Intanto, la Milano Design Week fa da cornice ad uno degli eventi internazionali più importanti per gli insider del settore, il Salone del Mobile, giunto alla sua 58esima edizione. E poi la città si trasforma e accoglie i visitatori in mille spazi dedicati al design, all’arte e non solo. Per destreggiarsi al meglio tra i vari quartieri, brulicanti di eventi in store, cocktail party, installazioni, mostre e aperture straordinarie, ci vuole la giusta colonna sonora. Noi della redazione di Newsic.it abbiamo scelto 5 dischi d’ispirazione, per accompagnarvi durante i vostri giri.

Kraftwerk, “Radio-activity” (1975) – Se dovessimo eleggere un album a icona del sound design, sarebbe questo. I Kraftwerk hanno inventato il genere elettronico, influenzando intere generazioni future di musicisti e cambiando per sempre la musica. “Radio-activity” è stato il primo disco ad essere realizzato interamente con strumenti elettronici, e rende omaggio al progresso, alla scienza, all’avvento della tecnologia.

IISO, “Skip September 2” (2017) – A X-Factor, gli IISO ci hanno dimostrato che la musica può varcare I suoi stessi confini e diventare arte nel senso più ampio del termine: un’esperienza multisensoriale immersiva ed transpaziale-temporale, in cui l’electro-pop e la visual art si incontrano per dar vita ad un evento musicale senza precedenti.

-Alessandro Mendini, “Architettura Sussurrante” (1983, nuova release 2019). In pochi sanno che il celebre designer e architetto italiano, scomparso da poco, nei primi anni Ottanta ha realizzato un album con i Matia Bazar e la compagnia teatrale “Magazzini Criminali”. L’album si basa su “Alchimia”, uno dei più importanti movimenti del design italiano, nato da un’idea dello stesso Mendini e incentrato sulla multidisciplinarietà e la travalicazione dei confini tra le arti. “Architettura Sussurrante” è disponibile dal 29 marzo in una riedizione attualizzata, in vinile trasparente con una tiratura di 300 copie, in CD e in download digitale, con una nuova copertina disegnata dallo studio newyorkese Anti-B Design.

-Brian Eno, “Ambient 2: Music for installation” (2018) Se gli oggetti di design riempiono lo spazio, secondo Brian Eno può farlo anche la musica. Lui ha inventato, appunto, la musica d’ambiente, una sorta di “arredamento musicale” che è più di un semplice sottofondo, dal momento che ha l’obiettivo di “migliorare” l’ambiente riempiendo, per esempio, gli interstizi di un’attesa o la contemplazione di un’opera d’arte.

Bauhaus, “In the flat field” (1980) – Non potevamo non scegliere anche loro, il cui nome è un omaggio ad una delle scuole di design tedesche più innovative del Novecento. Con il loro album d’esordio hanno dato il via, assieme ai colleghi Cure e Joy Division, al filone post punk e new wave, con le loro atmosfere cupe e malinconiche di stampo minimalista. Il bassista David J ha successivamente reso omaggio alla corrente artistica incidendo il brano “Nothing / Armour” con Renè Halkett, pittore esponente del movimento.

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